UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ripensare insieme l’educazione e la cultura

Un ampio intervento di mons. Claudio Giuliodori sul contributo dell’Università e della cultura cattolica al Cammino Sinodale della Chiesa italiana
19 Settembre 2022

“La Chiesa, che è stata grande maestra di cultura, deve ritornare ad essere anche un fecondo cantiere culturale e il cammino sinodale può aiutarla in questo compito anche grazie al contributo degli atenei e dei centri di cultura di matrice cattolica”.

Introducendo il seminario di studio per gli assistenti pastorali e i docenti di teologia dell’Università Cattolica del Sacro cuore, mons. Claudio Giuliodori, che è l’assistente ecclesiastico generale dell’ateneo e il presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola a l’università, si è soffermato sulla dimensione culturale del Cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa italiana.

In particolare, il vescovo ha evidenziato quattro dimensioni della sinodalità. La prima via è quella pastorale. Anche in Università Cattolica “è stato utilizzato il metodo della ‘conversazione spirituale’ che ha registrato un notevole apprezzamento da parte di tutti coloro che hanno preso parte al percorso sinodale”. Nelle varie sedi dell’Ateneo “sono stati avviati dei gruppi sinodali, circa quaranta con il coinvolgimento di oltre 400 persone tra studenti, docenti e personale tecnico amministrativo, anche grazie al supporto del Consiglio pastorale universitario”.

La seconda via – ha proseguito – “potremmo chiamarla della sinodalità culturale, assumendo come paradigma quello di sviluppare una cultura che sia aperta al dialogo, che sia inclusiva e che generi visioni il più possibile unitarie e condivise”. Assumendo questo sguardo, “l’Università Cattolica potrebbe costituire una specie di cassa di risonanza sinodale, in costante ascolto del mondo della cultura e capace di intessere un proficuo dialogo con esso”.

La terza via è quella della sinodalità educativa, “che si innesta nella missione specifica di un Ateneo cattolico”. E qui il pensiero è andato ai collegi universitari, alle esperienze di solidarietà all’estero e in luoghi di missione, al pellegrinaggio a Santiago di Compostela realizzato nella scorsa estate.

Vi è infine una sinodalità socio-politica. “Nell’ordinarietà della sua opera educativa e attraverso le numerose iniziative, penso in particolare alle Alte Scuole, ai Centri di Ateneo e ai Centri di ricerca – ha riconosciuto mons. Giuliodori – il nostro Ateneo svolge una straordinaria opera di formazione sociale, all’interno di una visione ancorata alla Dottrina sociale della Chiesa”. Molti professori, ricercatori e studenti – ha concluso – “sono a contatto e collaborano con le realtà sociali più disparate. Innervare questi processi, già ben avviati, con uno slancio e una sensibilità sinodale può costituire l’occasione di un ulteriore passo avanti sulla strada della solidarietà sociale e della collaborazione finalizzata allo sviluppo del bene comune”.

In allegato il testo integrale dell’intervento di mons. Claudio Giuliodori.