UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Re-inventare la presenza (online) dei genitori

Una lettera di Maria Grazia Colombo (Forum delle associazioni familiari)
22 Settembre 2020

Caro direttore, riprendo il commento del pedagogista Daniele Novara pubblicato martedì 15 settembre su “Avvenire” assieme ad altri punti di vista sul nuovo inizio dell’anno scolastico. Mi piace quel suo richiamo serio, ma pieno di baldanza. Coincide con tutto ciò che come Forum delle Associazioni familiari stiamo affermando da tempo attraverso incontri, trasmissioni tv, interviste, scritti... Occorre rimettere al centro, con serietà e creatività, la questione educativa anche e soprattutto in questo momento pandemico così difficile e delicato. Mettere al centro “l’educativo” non vuol dire girare la faccia da un’altra parte rispetto al Covid- 19 ma piuttosto riconsiderare ogni gesto, scelta, norma non solo come imposizione ma “occasione”. Dice Novara: «La scuola non può essere un sanatorio, non può essere gestita come un reparto Covid e nemmeno come un centro clinico di Pediatria». Occorre un’attenzione anzitutto pedagogica ed educativa nei confronti degli alunni e delle famiglie.

Il pericolo c’è ed è reale, ma la scuola prima di tutto è relazione educativa, tra volti, tra volti umani che trasmettono certezze e costruiscono una sicurezza relazionale. I bambini, ma anche i ragazzi sono bravissimi, li vedi sfilare nelle vie fuori dagli edifici scolastici in code interminabili, con la mascherina, quelli più piccoli ripetono con autorevolezza le indicazioni ricevute dalle maestre giustamente preoccupate che elencano le cose possibili e le cose vietate. E il bambino guarda con occhi incantati, esprime in ogni suo gesto il desiderio di “stare” a scuola, un desiderio che supera e ridimensiona tutte le linee guida, norme, task force e chi più ne ha più ne metta. Il desiderio di tornare a scuola prevale sulla paura. Non è atteggiamento da incoscienti, ma piuttosto da protagonisti.

E le famiglie dove sono finite? Le indicazioni nei riguardi degli adulti sono molto severe, lo capiamo, ma allora occorre ri-pensare e ri-porre una domanda o la domanda: come vivere la corresponsabilità educativa in versione Covid? I collegamenti vari ci hanno aiutati tutti a continuare una normalità lavorativa, associativa, istituzionale, civica nella vita di tutti i giorni dallo scorso marzo a oggi, ora occorre continuare e tenere desta questa “presenza online” di genitori intelligenti e appassionati che guardano alla scuola come a una grande ed irrinunciabile occasione educativa per i propri figli ma prima di tutto per se stessi. Non perdiamo questo desiderio di conoscere le proposte fatte ai nostri figli, non tanto per un “controllo” ma per essere “dentro” il percorso educativo accanto ai docenti da educatori protagonisti.

Novara conclude il suo intervento richiamando il mondo dei Nidi e delle Scuole d’infanzia scrivendo: «I volti devono tornare a incontrarsi, quelli dei bambini verso le loro educatrici e quelli delle educatrici verso i loro bambini». Aggiungiamo noi come pure quelli dei genitori con gli altri genitori accanto ai loro docenti. La scuola è bene prezioso per tutti.

Maria Grazia Colombo

Vicepresidente nazionale Forum delle Associazioni familiari

Avvenire, 19 settembre 2020