UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Rastignano, esempio di sinergia educativa

Nella comunità bolognese, scuola e parrocchia collaborano da tempo. Fra i progetti, l’aula studio per gli universitari e il dopo scuola per le medie
23 Febbraio 2021

La parrocchia di Rastignano collabora con l’Istituto Comprensivo scolastico oramai da diversi anni. All’inizio vi è stata la concessione del campo da calcio parrocchiale per gli studenti che dovevano fare attività sportiva o anche semplicemente la ricreazione, ed erano impossibilitati nei ridotti spazi del giardino della scuola elementare. Poi nel tempo si è passati all’utilizzo delle aule di catechismo e del grande salone parrocchiale sia per l’effettuazione di diversi eventi pubblici, dedicati ad esempio alle iniziative del 2 Agosto con la presenza dei testimoni della strage.

Altri momenti hanno riguardato gli spettacoli di fine anno ovvero le iniziative con le famiglie, che non possono essere organizzati all’interno della scuola per la mancanza di spazio. Così di fronte all’invito dei vescovi della regione dello scorso 15 gennaio di aprire alcuni locali parrocchiali agli studenti, con assistenza di adulti, non ha trovato impreparata la comunità di Rastignano. Da settembre, la scuola aveva già organizzato in parrocchia diversi momenti formativi con gli insegnanti, nel massimo rispetto della normativa anticovid. A fine anno si sono svolti numerosi laboratori pomeridiani con bambini, negli ampi spazi del teatro parrocchiale, anche questo per evitare pericolosi assembramenti. Un gruppo di volontari della parrocchia garantisce poi l’immediata sanificazione dei locali attraverso l’utilizzo di prodotti specifici a base di alcool, per garantire la massima sicurezza dei fruitori successivi.

Da due anni è inoltre operativa una convenzione con la locale Bcc Felsinea che ha finanziato la creazione di un’aula di studio per universitari e ragazzi delle scuole superiori, che possono accedere ai locali della parrocchia, in qualunque ora, anche serale, per studiare e per prepararsi agli esami. «L’aula è stata chiamata San Benedetto – racconta il parroco don Giulio Gallerani – sia in onore del santo di Norcia che “brillò su questa terra con tanti miracoli e per l’eloquenza con cui seppe esporre la sua dottrina” come disse di lui papa Gregorio I, sia perché la Bcc Felsinea è nata a San Benedetto del Querceto, all’interno dei locali spazi parrocchiali». «L’aula è dotata del wifi ed è situata nel luogo più assolato e silenzioso della parrocchia – racconta Sara Nanni – è l’unico luogo della nostra frazione di Rastignano aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22, a disposizione di noi studenti universitari ed anche dei ragazzi delle superiori. Siamo veramente contenti che la parrocchia ci abbia dato questa opportunità. Siamo oramai una ventina di studenti ma il gruppo aumenta costantemente. Una volta quando il bar era aperto, ci fermavano anche per un caffè ed una pasta. Aspettiamo la fine del Covid per riprendere anche questa bella abitudine».

«Sono stata una delle prime frequentatrici dell’aula studio – racconta Arianna Petix – all’inizio eravamo solo due, in quanto non riuscivamo a studiare a casa in mezzo alla confusione. L’ho proposto al parroco e ben volentieri abbiamo deciso di istituire un’aula studio. I vantaggi sono di avere un posto meno disordinato di casa dove poter studiare e poi è attaccato alla chiesa e durante le pause di studio vado a salutare il Signore, oppure faccio una passeggiata intorno al chiostro e d’estate è il luogo più bello del mondo. Quindi non solo studio ma anche riflessione e preghiera». Negli spazi sotto l’aula studio universitaria, da alcuni anni vi è anche il servizio di «Studioratorio», ossia un progetto dove i ragazzi delle medie si ritrovano a fare i compiti insieme ad alcuni adulti volontari che li aiutano ad imparare un metodo di studio, ovvero a superare le difficoltà di apprendimento. «Oltre ad uno spazio per fare i compiti – racconta Monica Gironi, referente del progetto – si sperimentano relazioni, cura ed impegno verso gli altri».

Gianluigi Pagani

Avvenire Bologna sette, 21 febbraio 2021