«Il consiglio pastorale diocesano si è fatto carico di lavorare sul “Cantiere della strada e del villaggio”, uno dei tre proposti dal testo con le prospettive per il secondo anno del Cammino sinodale consegnato alle Chiese locali dalla Cei (QUI il documento integrale) . È un gruppo di lavoro che ha iniziato a rifletterci, e voi dirigenti siete i primi interlocutori con cui condividere questo ascolto». Sulla scia di queste parole di mons. Antonio Napolioni, si è tenuto giovedì 20 ottobre 2022 a Cremona, ospitato presso la “Sala Spinelli” del Centro pastorale diocesano, l’incontro del vescovo con i rappresentanti delle scuole cattoliche e paritarie d’ispirazione cattolica del territorio diocesano. Un dibattito costruttivo tra il vescovo e i dirigenti, al quale ha partecipato anche don Giovanni Tonani, incaricato diocesano per la Pastorale scolastica.
Incentrata sulla questione dell’identità delle scuole cattoliche, si è trattato della prima di tre tappe (le prossime a febbraio e maggio 2023) che, in continuità con i “Cantieri di Betania” proposti dalla Chiesa italiani e riprese nella proposta diocesana per l’anno pastorale in corso, saranno fondamentali per le scuole e per la Diocesi per poter “aprire” un cantiere sinodale dell’educazione, per conoscersi e camminare insieme.
Ad aprire l’evento, l’introduzione di don Tonani, che ha esposto, illustrandone le tappe, le finalità di questo percorso. A seguire, l’apertura del confronto con insegnanti e dirigenti, costruito sulla provocazione del vescovo Napolioni: «Cosa notate a proposito della “salute” dell’istruzione?»
Sono molteplici e urgenti le sfide, condivise durante l’incontro, con cui le scuole, in questi anni, devono fare i conti: dal calo delle iscrizioni alla carenza di personale e di motivazioni, all’emergenza educativa. Per un operato migliore «ci vuole maggiore collaborazione tra le scuole, non solo cattoliche, e le parrocchie – si è raccomandato il vescovo –. Ci sono insegnanti di religione che non dialogano nemmeno con parroci e vice-parroci. C’è bisogno di raccontare oggi la scuola alla Chiesa. Vogliamo scuole nostre, ma spesso noi non conosciamo l’ambiente scuola».
Ma l’impegno non deve essere unilaterale. Tutto gravita attorno alla passione educativa, tratto distintivo dello stile cristiano nella formazione delle nuove generazioni «È compito della Diocesi stimolare la scuola – ha proseguito Napolioni –, anche attraverso un progetto costruito insieme».
Tra criticità e ricerca di possibili soluzioni, durante l’incontro sono emersi cinque concetti fondamentali: il dialogo tra scuola e Chiesa, la figura genitoriale e i programmi di accompagnamento dedicati, il focus sui bambini da 0 a 6 anni, la spiritualità e le disabilità nelle scuole. Tutti elementi, tanto importanti quanto delicati, su cui continuare a riflettere e lavorare. Non da soli, però, come ha invitato con determinazione il vescovo, proponendo un impegno: «Per i prossimi incontri – ha detto – dobbiamo avere interlocutori che non siano soltanto quelli di oggi».
L’evento si è concluso con un monito del vescovo: «Seguendo questi passi convertiamoci a un lavoro d’insieme, a un’ecclesialità più matura. Mi auguro che vi sentiate responsabili anche della spiritualità degli insegnanti. Chiedete aiuto, facciamo di quest’anno e di quelli che verranno un cammino comune».
Matteo Cattaneo
(da TeleRadio Cremona Cittanova – foto Diocesi di Cremona)