Creatività e autentica passione educativa. Sono gli ingredienti delle 26 “buone pratiche” realizzate da diversi istituti cattolici tra il 1° marzo 2020 e il 28 febbraio 2021 e raccolte in una sezione del XXIII Rapporto sulla scuola cattolica in Italia, realizzato come ogni anno dal Centro studi per la scuola cattolica (Cssc) della Conferenza episcopale italiana e uscito presso l’editrice Scholé in coincidenza con l’inizio del nuovo anno scolastico. “Fare scuola dopo l’emergenza” il titolo dell’indagine che abbiamo presentato qui lo scorso 21 settembre, dedicata, appunto, all’esperienza delle scuole cattoliche durante la pandemia di Covid-19. In occasione della XIV Giornata pedagogica che si svolge oggi e Roma, ne presentiamo, in estrema sintesi alcune, raccontate dagli stessi insegnanti che hanno parlato di sfide e novità, di un modo diverso di sentirsi educatori nel senso più pieno del termine, e hanno riferito di essere diventati parte del quotidiano degli alunni entrando in casa loro e permettendo loro di entrare in casa propria.
Il caffè letterario dell’Istituto don Bosco Ranchibile (Palermo). Un caffè letterario online in forma di laboratorio culturale, attuato nella scuola secondaria di primo grado dell’Istituto. Un laboratorio culturale che si è svolto ogni sera dal 9 marzo al 31 maggio 2020, dalle 19 alle 20 sulla piattaforma Zoom, aperto a tutte le classi ed anche a ragazzi esterni alla scuola, in particolare amici francesi, spagnoli e tedeschi degli alunni che si sono esibiti nelle proprie case. Arte, musica, comicità, sport, scrittura le modalità espressive in un confronto con racconti di Oscar Wilde e testi di Shakespeare. Nel tempo il caffè letterario è stato collegato ad altri progetti della scuola, in particolare il concorso del Senato della Repubblica “Testimoni di diritti”.
La scoperta dell’universo all’Istituto Marcelline di Foggia. Il progetto di studio del sistema solare ha coinvolto gli alunni delle quinte classi della primaria per un totale di 35 ragazzi. Dopo aver suddiviso i vari pianeti, satelliti e stelle, gli insegnanti ne hanno assegnato uno a ciascun alunno, invitato a preparare un lavoro di presentazione, comprensivo di modellini, ai propri compagni con video e PowerPoint. Step conclusivo: appuntamento su Zoom e partenza per la visita didattica virtuale, con pranzo al sacco, alla Città della Scienza di Napoli.
Felici di leggere all’Istituto Madonna di Bonaria di Monserrato (Cagliari). Il progetto rivolto alla terza classe della scuola primaria nasce dalla domanda: come si può suscitare un autentico amore per la lettura? Senza dubbio tramite il contagio e lo sviluppo di un vissuto emozionale positivo che trasformi la lettura in gioco divertente e creativo. Di qui l’idea di una lettura animata di “Harry Potter e la pietra filosofale”. Trenta i ragazzi coinvolti da settembre 2020 a febbraio 2021, ognuno dei quali ha espresso in un disegno le impressioni suscitate dalla lettura di ogni capitolo, dando così vita ad un libro personale. A conclusione del progetto in coincidenza con il Carnevale, è stata proposta una giornata interamente dedicata al mondo del maghetto.
What a Wonderful World alla Scuola secondaria di primo grado Maria Ausiliatrice (Roma). Un coro virtuale: da aprile e maggio 2020 sono state coinvolte nell’iniziativa due classi seconde e due terze per un totale di 80 alunni già dotati di conoscenze sulla tecnica vocale di base. Studio musicale, melodico e ritmico in collegamento a distanza, e ripresa a casa. Per collegarlo alla lingua inglese è stato scelto “What a Wonderful World” di Louis Armstrong. Le classi hanno lavorato curando pronuncia, ritmo, scansione delle frasi; melodia e intonazione. Ogni ragazzo ha registrato autonomamente la propria esecuzione, inviata al docente per il montaggio; un’esperienza vissuta con entusiasmo, partecipazione e cura per la qualità.
Il Museo della cellula della Scuola secondaria di primo grado Cappelletti-Turco di Colognola ai Colli (Verona). Un’attività di studio e ricerca scientifica sulla cellula è stata la proposta durante la Dad agli alunni di una prima classe, volta alla realizzazione di un tour virtuale in un museo dedicato. Obiettivo: osservare e valutare le abilità di problem solving dei ragazzi legate alla programmazione e alle modalità di lavoro, ed anche la capacità di lavorare in piccoli gruppi, seppure a distanza. Agli alunni, suddivisi in coppie, è stato chiesto di realizzare un modellino di cellula (animale e vegetale) con materiale di recupero, e un modellino interattivo attraverso l’ambiente di programmazione Cratch, oltre ad una presentazione con slide animate. Il museo è stato realizzato su una bacheca virtuale che ne ha raccolto tutti i contributi.
Giovanna Pasqualin Traversa
Sir, 16 ottobre 2021