UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Pronti 75 milioni per assumere 18.750 insegnanti di sostegno

Il costante calo degli alunni fa scendere il rapporto medio studenti docente: dagli 11,55 del 2015, il prossimo anno arriverà a 10,27
29 Ottobre 2024

Diminuiscono i docenti su posto comune ma aumentano quelli di sostegno. Sono gli effetti della Manovra finanziaria 2025, recentemente approvata dal Governo e ora all’esame del Parlamento. Se per i posti comuni si parla di un taglio di 5.660 docenti (oltre alla riduzione di 2.174 posti del personale Ata), dal prossimo anno scolastico gli insegnanti di sostegno potrebbero aumentare di 18.750 unità, secondo un’elaborazione di Tuttoscuola. E questo per effetto dei 75 milioni di euro stanziati «per coprire i maggiori oneri connessi all’avvio di un piano di stabilizzazione di docenti di sostegno a far data dall’anno scolastico 2025/26», ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Che, per quanto riguarda i tagli del personale, precisa che «si tratta di una misura transitoria di riduzione del turn over che non intacca la dotazione complessiva dell’organico, anche in ragione delle assunzioni che si faranno sul sostegno».

Sempre stando all’elaborazione di Tuttoscuola su dati ufficiali del Ministero, nell’ultimo decennio il numero di alunni è calato di 788.435 unità, mentre nello stesso periodo, i docenti sono cresciuti di 3.704 unità. In questo modo, è costantemente calato il numero medio di alunni per docente, passato da 11,55 del 2015 ai 10,33 di quest’anno scolastico. «La manovra finanziaria – scrive Tuttoscuola – prevede ora una diminuzione di 5.660 posti di docente che porterebbe dal prossimo anno l’organico a 678.923 posti; considerato il trend negativo degli ultimi anni, la riduzione del numero di alunni per il 2025-’26 potrebbe attestarsi sulle 100mila unità, portando il nuovo livello di popolazione scolastica sotto i 7milioni (esattamente 6.973.587 circa). Il numero di alunni per docente scenderebbe ancora: 10,27».

Intanto, l’ultimo Consiglio dei ministri ha stanziato nuove risorse per la scuola nell’ambito delle misure attuative del Pnrr. Si tratta di 3,1 milioni di euro per potenziare strutture e laboratori degli Its Academy, inclusi quelli all’estero e 1 milione per ampliare l’offerta formativa. Altri 13,7 milioni sono stati riservati all’aumento del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa per finanziare la nuova gestione delle pratiche pensionistiche, «per supportare il personale dedicato a queste attività gravose per le istituzioni scolastiche». Inoltre, per il 2024 viene incrementata di 4 milioni di euro l’autorizzazione di spesa che consente di estendere gli interventi per la fornitura gratuita dei libri di testo alle famiglie meno abbienti. Infine, il nuovo decreto modifica la procedura di reclutamento degli insegnanti tecnico-pratici.

«Si tratta di interventi e risorse su temi cruciali, per un sistema più efficiente e di qualità», dichiara il ministro Valditara. Misure, invece, che per la Flc-Cgil sarebbero soltanto «un contentino per placare l’ira delle segreterie scolastiche», si legge in una nota. Anche per questo motivo, giovedì il sindacato sarà in piazza, per lo sciopero della categoria.

Paolo Ferrario

Avvenire, 29 ottobre 2024