È partita con loro, ed erano appena approdati alle Superiori. Oggi, che stanno per tagliare il traguardo della Maturità, sono stati i primi a volerla riproporre, trasformandosi, per una settimana, in “catechisti” dei propri coetanei. E perfino di qualche insegnante.
Succede a Fiorenzuola d’Arda (diocesi di Piacenza- Bobbio), dove un gruppo di studenti del Polo scolastico “Mattei” da lunedì stanno animando dalle 7,30 alle 7,45 la “Tenda della preghiera” allestita – grazie alla disponibilità del Gruppo Alpini di Cortemaggiore – nel giardinetto appena fuori dal complesso che, con i suoi tanti indirizzi, raccoglie oltre 800 ragazzi di tutta la vallata.
«Sei capace di sognare?»: lo striscione rilancia la domanda che, alla Gmg di Cracovia, papa Francesco ha rivolto ai giovani al Campus Misericor-È diae. Tra la folla c’erano i ragazzi del Vicariato Val d’Arda guidati da don Alessandro Mazzoni, vicario parrocchiale a Fiorenzuola. È nato da lì lo spunto per l’edizione 2017 della “Tenda della preghiera”, che si ripete da cinque anni nella quarta settimana di Quaresima e che stavolta vede protagonisti gli stessi studenti. «Molti dei nostri sogni purtroppo oggi vengono cancellati dai limiti che la società, e a volte la scuola, ci impone. È importante aiutarci a tenere alto lo sguardo. Questi quindici minuti di riflessione prima di entrare in classe sono fondamentali per raccogliere le nostre preoccupazioni, che spesso ci sovrastano», commenta Alice Romanini, rappresentante d’Istituto, che nell’iniziativa ci ha creduto al punto da metterci la faccia. Con Chiara D’Ambrosio, Mariagloria Goccini, Marco Fedeli, Federico Martinoli e Gloria Payyalayil è tra i sei studenti che, per sei mattine – oggi è l’ultima – hanno tenuto la riflessione a partire dai passi del Vangelo che parlano dei sogni di san Giuseppe e di quello di Zaccheo, rinato attraverso l’incontro con Gesù. Un salmo, il Padre Nostro, le preghiere spontanee, poi tutti a scuola. Nelle panche, mescolati tra gli altri, ci sono don Alessandro, il parroco di Fiorenzuola monsignor Giuseppe Illica, il parroco di Cortemaggiore e Besenzone don Giancarlo Plessi.
«La partecipazione è stata buona, un’ottantina di persone in media al giorno: ho visto volti nuovi e qualche ragazzo di altre religioni», dice soddisfatta Alice. «È il segno che si può dialogare su Dio e fare della fede un tavolo da cui partire per costruire una società migliore», fa notare don Mazzoni. Ma il valore aggiunto della “Tenda” è pure l’iniezione di speranza offerta agli adulti. «Capita che i prof ci dicano di sentirsi vecchi, stanchi – sorride Alice –. Ecco perché l’invito a non smettere di sognare vale anche per loro!».
Barbara Sartori
Avvenire, 1 aprile 2017