Tremava tutto: le case, la scuola, la vita: «Quello che mi ha colpito è stata la paura dei bambini, la paura di aver visto i loro genitori avere paura - racconta la maestra Consuelo - perché quando i grandi, gli adulti, gridano di terrore, i bambini si sentono invadere dall’impotenza. Più del terremoto li avevano spaventati le reazioni delle mamme e dei papà, dei vicini di casa». In un attimo una realtà educativa, punto di riferimento per tante famiglie camerti, non poteva più accogliere i piccoli alunni. «Sono stati mesi difficili per noi - dice Sara, mamma di Adele -ma la tranquillità e la serenità che le maestre e don Marco hanno trasmesso ai nostri piccoli è stata fondamentale e impagabile per far riprendere loro una normalità che questo terribile mostro ci aveva tolto».
La Scuola d’infanzia paritaria Santa Maria Ausiliatrice di Camerino è una delle vittime del disastro dell’ottobre 2016. Ne parla il gestore della struttura educativa, don Marco, che ha tenuto i nervi saldi e che dopo aver allestito un piccolo asilo in un appartamento messo a disposizione da un parrocchiano, ha guardato avanti: «Subito dopo i terribili terremoti nasce il progetto di salvare la nostra scuola, presente da più di 50 anni come realtà educativa a Camerino, la cui sede storica è inutilizzabile perché all’interno del complesso della basilica di San Venanzio gravemente lesionata dal sisma, un progetto che aveva bisogno dell’aiuto e del sostegno di tanti».
L’aiuto è arrivato. Una onlus cattolica che fa capo ad un grande imprenditore di Cremona, il cavalier Giovanni Arvedi, donerà infatti una struttura moderna e antisismica che sarà realizzata nel quartiere di San Paolo, zona Fonte San Venanzio, opera che avrà un costo di circa 500mila euro. Poi le raccolte di singoli, di associazioni, di parrocchie permetteranno di curare gli interni e l’esterno della scuola così da avere una sede confortevole, dotata di grandi vetrate verso la vallata, tetto verde, veranda, riscaldamento a pavimento e pannelli solari. Un ruolo importante è stato svolto dalla Fism nazionale con una donazione quasi immediata di 50mila euro a cui si sono aggiunti i 40mila della Fism dell’Emilia Romagna e i 18mila della Fism di Trento: la solidarietà della scuole cattoliche ha rappresentato un grande punto di partenza per realizzare la nuova scuola. Si è cercato immediatamente un luogo dove poterla realizzare, e il 17 maggio scorso è stato regolarmente formalizzato un atto notarile tra Comune di Camerino e Parrocchia di San Venanzio che dà diritto di superficie per 50 anni su un lotto di 2.500 mq, versando al Comune il corrispettivo valore di 43.820 euro.
«Nei prossimi giorni inizieranno i lavori di montaggio della struttura: saranno mesi di grande impegno, con la certezza che ripartendo dalle giovani famiglie la nostra comunità potrà guardare al futuro con rinnovata speranza », assicura don Marco Gentilucci. Oggi la scuola paritaria di Camerino, pur in una situazione provvisoria, conta la presenza di 31 bambini. L’apertura e l’inaugurazione della nuova scuola è prevista per l’inizio del prossimo anno.
Avvenire, 2 ottobre 2018