UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Più cuori intrecciati dall’arte: l’idea unisce arcidiocesi e studenti

Presentato ieri nel Salone arcivescovile di Modena il progetto culturale “Luoghi di speranza”
5 Maggio 2025

«La speranza è oggi merce rara, assillati come siamo dall’ansia per l’incalzare delle guerre e delle violenze, per il dilagare delle ingiustizie e, quel che più preoccupa, dell’indifferenza. Eppure c’è chi ancora dà corpo a questa virtù». Così l’arcivescovo Erio Castellucci ha commentato il progetto culturale diocesano “Luoghi di speranza - Dal Medioevo al Contemporaneo, arte per il Giubileo” presentato ieri, in tarda mattinata, presso il Salone arcivescovile.

Il progetto è promosso dall’Ufficio beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola in collaborazione con l’Istituto di istruzione superiore “Adolfo Venturi” e finanziato con il contributo della Fondazione di Modena e i fondi 8xmille alla Chiesa Cattolica. La proposta rientra nelle iniziative della Conferenza episcopale italiana nelle diocesi in occasione dell’Anno Santo 2025.

Monsignor Castellucci ha anche ringraziato l’Ufficio diocesano Beni culturali e gli studenti e i docenti dell’Istituto Venturi per aver affrontato l’argomento con «grande passione e competenza». Il tema della speranza è stato così modellato «in tante forme, compresa la danza, facendoci capire che sperare è ancora possibile, anzi è l’unica alternativa al male e al dolore. Per credenti e non credenti, la visione delle opere realizzate e messe in campo sarà un esercizio spirituale».

Alla conferenza sono intervenuti anche Simona Roversi, direttrice dell’Ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici; don Federico Manicardi, collaboratore Ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici; Luigia Paolino e Vittoria Maiocco, rispettivamente preside e docente dell’Istituto di istruzione superiore “Adolfo Venturi”. Illustrando i dettagli del progetto, don Federico Manicardi ha commentato che «a partire dalla virtù della speranza, i ragazzi hanno elaborato opere figurative e scultoree che saranno esposte, altri si sono cimentati nella realizzazione di un Albero Peridexion: simbolo medievale che invita i credenti a rifugiarsi all’ombra di Cristo. Altri hanno realizzato il logo del progetto, il materiale promozionale e il sito web www.arteingiubileo.it». Sul portale sono disponibili i contenuti degli eventi e le ‘pillole d’arte’, brevi video di approfondimento sulle opere più interessanti esposte nei musei».

Per Manicardi, siamo di fronte a un’«iniziativa culturale di ampio respiro» che ha coinvolto e valorizzato gli studenti. «L’approccio con cui gli alunni hanno esplorato architetture, luoghi, spazi e forme, ha offerto loro nuove chiavi di lettura e l’opportunità di confrontarsi con la propria storia e con quella del territorio in cui vivono».

Il percorso intrapreso dagli alunni è stato significativo anche per l’Istituto Venturi. «Ci rassicura vedere come la scuola risponde al bisogno di comunità e riflessione in una società piena di paure e contraddizioni», hanno commentato la preside Paolino e la docente Maiocco, che sottolineano di aver visto la comunità «nel lavoro collaborativo e amorevole di studenti e professori, che si sono messi in gioco per dare forma a opere grafiche, pittoriche, scultoree e di danza». Nello stesso tempo, «la riflessione era presente nello sguardo «assorto di chi dipingeva, alla ricerca di una forma capace di dare voce a quel gesto, a quel segno grafico, che vuole comunicare più di mille parole».

Il lavoro realizzato dagli studenti dell’Istituto Venturi opere pittoriche e scultoree, performance teatrali e materiali grafico-pittorici - sarà presentato in diversi momenti e iniziative che si terranno nei prossimi giorni. «Le opere degli alunni di terza del corso di figurativo saranno esposte ai Musei del Duomo e al Museo benedettino e diocesano di Nonantola insieme a quelle antiche, provenienti da chiese e istituti culturali diocesani», ha spiegato Simona Roversi nel suo intervento. «L’esposizione sarà divisa in tre sezioni, ciascuna di esse ispirata a una parola chiave: banchetto, come dono dell’Eucaristia; croce, che è il dono della vita di Gesù; giardino, che richiama il dono della creazione.

«Ogni sezione dedicata alla parola chiave valorizza beni presenti nei due musei accanto ad opere provenienti da chiese del territorio, dall’archivio e della biblioteca diocesani - ha aggiunto-. L’idea è quella di comporre un ideale viaggio nell’arte e nella storia, alla scoperta dei diversi modi con cui la fede cristiana ha saputo narrare lungo i secoli la speranza all’uomo del suo tempo». Inoltre, le opere realizzate dalla classe terza di Design della ceramica, raffigurante un “albero peridexion” verranno esibite nel giardino dei Musei del Duomo.

Nuove forme espressive di partecipazione potranno essere apprezzate mediante una performance artistica curata dagli studenti. La proposta unisce teatro e danza ed è frutto di un laboratorio sulla comunicazione corporea a cui hanno partecipato i ragazzi del percorso professionale.

«Sono i risultati raggiunti dopo mesi di sforzi e collaborazione con i ragazzi» ribadisce l’Ufficio beni culturali ecclesiastici, sottolineando che l’iniziativa con l’Istituto Venturi rientra in un percorso più ampio di «eventi, installazioni, esposizioni d’arte, laboratori, visite guidate» pensati per l’Anno giubilare. La finalità è quella di vivere in pienezza il Giubileo, «evento di grande rilevanza spirituale nella vita della Chiesa, espressione piena della misericordia di Dio».

Le iniziative sono tutte svolte in collaborazione con gli istituti culturali diocesani-Mab (musei, archivi, biblioteca) e altre realtà del territorio.

Estefano Tamburrini

Nostro Tempo, 4 maggio 2025

L’arcivescovo con rappresentanti dell’ufficio diocesano Beni culturali ecclesiastici, docenti e alunni dell’Istituto ”Adolfo Venturi” Foto: Alessandro Fiocchi