UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Piani educativi per i disabili, tutto da rifare

Scuola, il Consiglio di Stato annulla la sentenza del Tar del Lazio che aveva bocciato i nuovi Pei
28 Aprile 2022

Nuovi Pei, tutto da rifare. A sette mesi dalla sentenza del Tar del Lazio che aveva bocciato i Piani educativi individualizzati per gli studenti disabili, individuati dal decreto interministeriale 182/2020, che veniva così annullato con tutti gli allegati, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dei ministeri dell’Istruzione e dell’Economia e delle Finanze, ribaltando la decisione dei giudici amministrativi di primo grado. La sentenza, però, divide il mondo delle associazioni delle famiglie dei disabili, con il Comitato “Noesonero”, guidato da CoorDown, promotore del ricorso al Tar e ora nuovamente pronto a dare battaglia e la Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish), che parla, in- vece, di «una lezione di diritto del Consiglio di Stato».

Al cuore della questione ci sono, soprattutto, le problematiche legate alla possibilità, prevista dal nuovo modello di Pei, di esonerare gli alunni disabili dalla frequenza di alcune materie, con la contestuale riduzione delle ore di sostegno. Inoltre, tra i motivi del ricorso al Tar, c’era anche il minor “peso” della famiglia dello studente disabile all’interno del Glo, il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione.

«La decisione del Consiglio di Stato – si legge in una nota del comitato “Noesonero” – non entra nel merito delle illegittimità che erano state denunciate nel ricorso e ritenute sussistenti nella sentenza del Tar Lazio. Questo significa, per esempio, che laddove un singolo studente venisse esonerato da alcune materie piuttosto che vedesse ridotto l’orario, così come nel caso non venissero ammessi al Glo tutti gli esperti indicati dalla famiglia, quest’ultima ben potrebbe proporre ricorso al Tar territorialmente competente ed in tale sede verrebbe giudicata la legittimità del decreto interministeriale 182 non valutata dal Consiglio di Stato», sottolinea il comunicato di “Noesonero”. Che «intende insistere fermamente nelle proprie istanze e resterà accanto alle famiglie». Di tenore opposto la reazione della Fish. «Siamo sempre stati convinti della bontà dei nuovi Pei – ricorda il presidente Vincenzo Falabella – che avevano coinvolto i docenti, le famiglie, il personale sanitario, introducendo per la prima volta all’interno del mondo scolastico la prospettiva bio-psico-sociale e un nuovo concetto di ambiente di apprendimento che cambia la prospettiva e l’approccio alla stessa inclusione scolastica».

La Federazione si rammarica del fatto che «si è perso un anno di tempo lungo la strada dell’inclusione scolastica e che a pagarne ancora una volta il prezzo siano stati i nostri ragazzi e ragazze, gli studenti e studentesse con disabilità – aggiunge Falabella –. Questo lo vorrei ricordare anche alle associazioni che hanno promosso il ricorso e che, interpellate durante l’iter di formazione del decreto, non avevano mai avuto nulla da eccepire», ricorda il presidente. Che così conclude: «Da parte nostra continueremo a percorrere la strada del dialogo costruttivo, senza alcun compromesso e senza mai negoziare i diritti. Un confronto che, peraltro, ha già portato all’eliminazione dal decreto e dalle linee guida alcuni aspetti, (come ad esempio la responsabilità erariale dei membri del Glo ed il divieto alla partecipazione di più di un esperto segnalato dalla famiglia) oggetti di ricorso al Tar e sui quali il Consiglio di Stato, infatti, non si è pronunciato».

Paolo Ferrario

Avvenire, 28 aprile 2022