UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Percorsi di conoscenza e dialogo, anche a scuola

Un'iniziativa dell'Ufficio Nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso rivolta a educatori, insegnanti, operatori pastorali e disponibile online
19 Novembre 2021

L'Ufficio Nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso (UNEDI) della CEI ha avviato un'iniziativa di formazione rivolta ai formatori (insegnanti, catechisti, educatori, operatori pastorali , ecc.) intitolata “Percorsi” e disponibile sul sito web dell'Ufficio: https://unedi.chiesacattolica.it/percorsi/

Ogni anno, l’UNEDI metterà a disposizione per gli incaricati e i referenti regionali per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dei percorsi per avviare processi formativi. L’équipe regionale costituita dal vescovo delegato, l’incaricato e i referenti di area - cioè dei settori che costituiscono l’orizzonte di attività ecumenica e interreligiosa - avrà il compito di impostare il programma di lavoro annuale su più fronti, promuovendo con i delegati diocesani iniziative formative.

I percorsi spaziano in diverse aree: ISLAM, EBRAISMO, ECUMENISMO, RELIGIONI DHARMICHE, a cui è aggiunta un’area DIALOGO i cui contenuti sono da usufruire trasversalmente per ogni area.

Per ogni area, il percorso si declina in finestre di approfondimento:

  • Temi fondamentali (tradizione e tradizioni)
  • Pastorale
  • Attualità
  • Amicizia/dialogo

Il percorso ha l’obiettivo di trasmettere e condividere contenuti ma anche di far passare un metodo di lavoro affinché i formatori siano sollecitati a studiare, cercare ed essere orientati a trovare tutto quello che serve per impostare un lavoro formativo, di pastorale e «altro» sui territori.

Come si declina il percorso? Ogni finestra è un webdoc che:

  • avrà una varietà di linguaggi: dall’arte alla cinematografia; dai testi sacri al lessico; dagli spazi sacri alla letteratura; dal materiale disponibile da TV2000 alla testimonianza di esperienze; e poi il mondo dei simboli, della musica, compreso qualche rimando bibliografico e la provocazione di alcune domande.
  • conterrà delle proposte precise, cioè dei suggerimenti da condividere in casa cattolica e con il rispettivo partner (di altra confessione cristiana o di altra religione)

Alla fine, ciascun formatore avrà a disposizione dei contenuti e delle indicazioni per formare degli operatori pastorali. Il primo vantaggio nell’utilizzo di questo metodo è che ciascun animatore potrà rispondere come meglio crede alle esigenze particolari del proprio gruppo e del proprio territorio a seconda della propria creatività/sensibilità.