UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Per una scuola che insegna a pensare

Dal 2 al 4 novembre 2018 gli studenti dell’Azione Cattolica si interrogano su dispersione scolastica, valutazione e altri temi
30 Ottobre 2018

Da venerdì 2 a domenica 4 novembre 2018 il Movimento Studenti di Azione Cattolica (Msac) si ritroverà a Morlupo (RM), presso il “Centro di Spiritualità Rogate” (via Flaminia, 65), per il laboratorio msacchino sui temi della legislazione scolastica. L’appuntamento si colloca all’interno dell’impegno degli studenti di Ac nel “tradurre” i temi della partecipazione e della cittadinanza studentesca in strumenti di lavoro, necessari per costruire proposte ed esperienze di protagonismo nelle scuole.

“Movimento in Cantiere” è il nome dato all’incontro: oltre 250 responsabili Msac provenienti da tutta Italia si confronteranno a partire dal tema «E tu domanda. Per una scuola che insegna a pensare» con l’obiettivo di misurare se l’attuale sistema scolastico alimenti lo spirito critico degli studenti o meno e se oltre al nozionismo la scuola è in grado di donare ai ragazzi la capacità di capire le domande di fondo che alimentano il progresso dell’uomo. Ampio sarà lo spazio alle proposte dal basso che saranno in seguito offerte al Forum delle Associazioni Studentesche e al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Partecipano alla tre giorni: Cesare Moreno, presidente dell’associazione “Maestri di strada”; Milena Santerini, docente di Pedagogia all’Università cattolica del Sacro Cuore e curatrice del rapporto della Commissione Cultura sul tema della dispersione scolastica; Anna Maria Ajello, presidente dell’Istituto Invalsi; Giuseppe Bonelli, dirigente MIUR dell’UST di Brescia; Cinzia Olivieri, avvocato e componente del gruppo di lavoro MIUR sulla partecipazione studentesca. Coordineranno i lavori Adelaide Iacobelli e Lorenzo Zardi, segretari nazionali del Msac. Con loro, don Mario Diana, neo assistente nazionale del movimento.

I laboratori affronteranno in particolare il tema della dispersione scolastica – in Italia mancano all’appello 1.8 milioni di studenti; l’autonomia scolastica nella didattica, nella ricerca e nell’organizzazione; l’alternanza scuola lavoro; la valutazione delle scuole, dei docenti e degli studenti; l’esame di maturità.