UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Per rinnovare il Paese occorre ripartire da scuola e formazione”

Un intervento di p. Francesco Occhetta sul mensile “Vita pastorale”: le energie vitali del Paese sono in debito di formazione
22 Luglio 2020

"Uomini illuminati come Nelson Mandela hanno scritto che ‘l’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo’. Ordini religiosi come quello dei gesuiti prevedono percorsi di ‘formazione permanente’ per i loro membri, mentre molte aziende investono sulla formazione dei loro manager perché la realtà che cambia può solo essere compresa da chi ha gli strumenti per farlo. Solo formandosi si forma il mondo che verrà”.

Lo scrive padre Francesco Occhetta, gesuita e scrittore, nel numero di agosto di Vita pastorale, anticipato al Sir, in cui si chiede se “questo vale anche per un Paese che si riforma riformando la scuola, garantendo formazione”. “Non si tratta di imporre la verità insegnandola, bensì di educare nel senso più alto del termine, cioè del ‘tirare fuori’ risorse, innovazioni e valori dai cittadini e dalla società”.

Nella sua nota politica, il gesuita evidenzia che “è sotto gli occhi di tutti che le energie vitali del Paese – associazioni, Ong, partiti, sindacati… – siano in debito di formazione, non investono risorse, offrono spesso risposte vecchie a problemi nuovi, preferiscono vivere di rendita, nostalgici di stagioni di formazione passate”. E cita alcune “esperienze inedite” che “curano la formazione e resistono al tempo”.

Il riferimento è alla “Comunità di Connessioni“. “Si tratta di giovani e di una generazione intermedia che dal 2009 s’incontra per confrontarsi e formarsi sui grandi temi dell’agenda politica, grazie all’impulso originario delle dirigenze nazionali di associazioni e realtà giovanili di ispirazione cattolica”. L’impegno indicato è quello di “pensare politicamente i temi della democrazia alla luce della Dottrina sociale della Chiesa attraverso (nuovi) volti, competenze e un metodo di formazione”.  Lo scopo è “connettere realtà politiche virtuose, territori, persone impegnate che non si sentono rappresentate”.

Sir, 21 luglio 2020