UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Per 1,3 milioni di ragazzi poveri studiare è più difficile

Uecoop, bene esami in presenza con 1 alunno su 4 senza banda larga
8 Giugno 2021

Il ritorno degli esami in presenza è un bene per i ragazzi visto che in Italia più di una famiglia su 4 (25,3%) non dispone di un accesso Internet a banda larga in grado di supportare massicci flussi di dati e collegamenti audio video mentre l’avanzata della povertà coinvolge oltre 1,3 milioni di minori e pesa sulle loro opportunità formative. È quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento alla partenza degli esami di terza media per circa 570mila studenti delle regioni in cui le lezioni sono terminate e che sosteranno una prova orale in presenza.

Le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio hanno comportato – sottolinea Uecoop – “uno stravolgimento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi e delle lezioni. Con l’emergenza Covid è esplosa la didattica a distanza che si scontra però con il divario digitale che colpisce di più le regioni del Sud”. Ma la crisi generata dall’emergenza ha causato anche il record di povertà in Italia degli ultimi quindici anni come evidenzia Save the Children con 209mila ragazzi in più rispetto all’anno precedente che vivono in situazioni economiche molto problematiche.

Il diritto all’istruzione “oltre a essere costituzionalmente tutelato è anche il presupposto per la costruzione del futuro delle nuove generazioni”, sottolinea Uecoop. Anche per questo il Governo Draghi “ha destinato quasi 32 miliardi di euro del Recovery Plan ai progetti per il miglioramento qualitativo e quantitativo dei servizi di istruzione, con tra le altre cose, lo sviluppo e il rafforzamento dell’istruzione professionalizzante, il reclutamento e la formazione degli insegnanti, il potenziamento e l’ammodernamento delle infrastrutture scolastiche, fra cui – conclude Uecoop – il cablaggio interno di circa 40mila edifici scolastici”.

Sir, 7 giugno 2021