UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Pastorale universitaria, un «laboratorio di pace e di sinodalità»

Dal convegno nazionale prospettive di impegno comune. Gli interventi di mons. Giuliodori e don Sala
14 Marzo 2022

«La prospettiva sinodale appare particolarmente suggestiva anche per il contesto universitario perché mira al più ampio coinvolgimento, soprattutto al di fuori dei percorsi abituali. Tra le esperienze ecclesiali di frontiera possiamo certamente collocare la pastorale universitaria che si candida così ad essere terreno privilegiato per la sperimentazione sinodale». Le parole del vescovo Claudio Giuliodori, presidente della Commissione episcopale della Cei per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, raggiungono un uditorio attento, che nel campo accademico opera ogni giorno. Sono i partecipanti al convegno nazionale di pastorale universitaria, che ieri e oggi a Roma riunisce un centinaio tra responsabili, cappellani, docenti e studenti, per riflettere su come il mondo accademico in tutte le sue componenti possa essere coinvolto nel cammino sinodale della Chiesa italiana e nel percorso verso il Sinodo dei vescovi del 2023.

Ai lavori, aperti dall’introduzione del direttore dell’Ufficio scuola della Cei Ernesto Diaco, il vescovo Giuliodori ha portato il proprio saluto, con il quale, ricordando le conseguenze del dramma della pandemia e della tragedia dell’Ucraina, ha sottolineato che «l’Università deve essere pensata e vissuta anche come un grande 'laboratorio di pace' per la ricchezza del suo patrimonio culturale, perché è uno degli ambienti a maggior tasso di internazionalizzazione, perché luogo dove si coltiva un sapere che non può essere fine a se stesso ma che deve essere, costantemente e con sapienza, finalizzato al bene dell’umanità, alla giustizia, alla concordia tra i popoli».

A dare qualche indicazione concreta sul come la pastorale universitaria può inserirsi nel cammino sinodale, è stata la relazione svolta da don Rossano Sala, della Università Pontificia Salesiana, che sta seguendo il percorso verso il Sinodo 2023. «Vi lascio in particolare tre parole – ha detto don Sala –: ascolto, annuncio e accompagnamento». Nel caso dell’ascolto - «prima pratica di sinodalità» - è la risposta ai giovani «che sono affamati di attenzione e ascolto». Vi è poi l’annuncio, dove «non dobbiamo avere paura di esporci nel dire che Gesù è la fonte della vita e della felicità per ogni giovane». Infine per l’accompagnamento, don Sala ha ricordato l’episodio dei discepoli di Emmaus dove «Gesù si fa accompagnatore, ovvero discreto e signorile mediatore per risvegliare la coscienza smarrita dei suoi interlocutori».

Oggi, nella giornata conclusiva, l’Associazione collegi e residenze universitarie (Acru) ed Educatt presenteranno una ricerca sull’esperienza educativa dei collegi universitari in Italia.

Enrico Lenzi

Avvenire, 11 marzo 2022