Accompagnare, discernere e uscire sono i tre verbi con cui la pastorale universitaria della Diocesi di Milano presenta le proprie iniziative per il prossimo anno pastorale. Accompagnare significa essere di aiuto alla “risposta alla vocazione”; discernere porta a educarsi a pensare “secondo Cristo”; uscire richiede infine di scoprire ciascuno come dono.
Lo scrive sul sito web diocesano don Marco Cianci, responsabile della sezione Università della pastorale giovanile ambrosiana. “La Pastorale Universitaria – esordisce – si rivolge a tutti coloro che, per lavoro o per studio, frequentano l'ambiente universitario, stimolando la lettura della realtà del nostro tempo e sostenendo la dimensione spirituale di coloro che stanno già vivendo o desiderano iniziare un cammino di fede”.
Molti giovani, cristiani e non, frequentano le aule universitarie prima, dopo e durante le lezioni. Alcuni sono pendolari, altri fuori sede. Tutti “abitano” l’università, facendone il principale luogo nel quale la maggior parte del loro tempo viene spesa e donata. In questo contesto di vita si innesta l’azione pastorale in università. Per questo, la Chiesa Milanese “ha maturato la priorità di essere lì dove sono i giovani; si riscopre perciò in sintonia col Documento Preparatorio del Sinodo dei Vescovi sui giovani che così si esprime: “La pastorale universitaria è al posto giusto, perché si trova esattamente lì dove si trovano quotidianamente tanti giovani! È espressione reale di una Chiesa caratterizzata dai verbi uscire, vedere, chiamare, che dicono uno stile di Chiesa che tutta la Chiesa è invitata a fare proprio”. I Centri Pastorali sono il luogo concreto e visibile nel quale l’impegno di sacerdoti, consacrati e laici si esprime in svariate forme e in molteplici modi. Incontri culturali, corsi opzionali, espressioni manifeste di una fede vissuta, colloqui e dialoghi di varia natura; tutto è volto all’incontro”.
Per approfondire: http://www.chiesadimilano.it/pgfom/universita/la-pastorale-universitaria-la-fede-in-gioco-17905.html