“Fate tesoro del dono della fede, non come qualcosa da nascondere, ma come un tesoro da condividere con gli altri”. È l’esortazione rivolta da Papa Francesco agli studenti dell’Università di Betlemme, dei Fratelli delle Scuole Cristiane, in una lettera loro indirizzata e consegnata il 24 dicembre dall’arcivescovo Adolfo Tito Yllana, nunzio apostolico in Israele e Cipro nonché Delegato apostolico a Gerusalemme e in Palestina, e cancelliere della stessa Università.
Nel testo, diffuso dalla Università e pervenuto al Sir, il Pontefice invita i giovani, quando deboli e confusi, “a confidare tutto a Gesù nella preghiera, perché Lui è fonte di speranza duratura. Gesù vuole aiutarti perché valga la pena essere giovane. Così non priverai il mondo di quel contributo che solo tu puoi dare, essendo unico e irripetibile come sei”. Richiamandosi alla sua esortazione post-sinodale “Christus Vivit”, Papa Francesco avverte i giovani dei rischi di “fare tutto da soli. Lavorate per rafforzare i legami di amicizia accademica e sociale che costituiscono un prezioso lascito dei vostri anni di studio, perché ogni volta che sarete uniti, avrete una forza meravigliosa. Quando vi entusiasmate per una vita comunitaria, sarete capaci di grandi sacrifici per gli altri e per la comunità”.
“La nostra famiglia umana – ricorda il Papa – ha bisogno di esempi di solidarietà e di speranza nell’attuale contesto di violenza che colpisce tanti nostri fratelli e sorelle. Sono convinto – conclude – che la vostra testimonianza entusiasta dei valori perenni del Vangelo sarà da esempio a leader religiosi e politici di diverse credenze e tradizioni. In questo modo, giocherete sicuramente un ruolo nella costruzione di un futuro di dialogo, comprensione reciproca, di concordia fraterna e di giustizia per tutti”.
Sir, 26 dicembre 2024
(Foto Università Betlemme)