«Per migliorare i risultati delle prove Invalsi, occorre lavorare con la famiglia, ma anche con i docenti per passare dai contenuti alle competenze. Il contesto socioeconomico in cui vivono i ragazzi incide, non ci sono dubbi. Ma i margini di crescita li vediamo». Andrea Tommaselli è un dirigente scolastico che a Palermo guida due istituti comprensivi in una delle periferie più popolose e complesse, il Padre Pino Puglisi e il Giuseppe Di Vittorio, che abbracciano Brancaccio, Sperone, Roccella e Guarnaschelli, i rioni in cui il parroco ucciso dalla mafia nel 1993 viveva e operava.
Eppure, proprio da quel territorio stanno arrivando grandi soddisfazioni. Non per i test Invalsi, per i quali si vedono sensibili miglioramenti nella prova di inglese, ma si riscontrano difficoltà nella lettura dei testi e risultati al di sotto della media regionale, bensì per la capacità di ridurre la dispersione scolastica. Frutto di un lavoro di équipe, avviato dalla dirigente scolastica Vincenza Piscitello prima e dal nuovo preside da un paio d’anni, che ha permesso di concludere l’anno scolastico 2018/19 con il 6% di dispersione scolastica, contro il 12% dello scorso anno, un dieci e quattro dieci e lode agli esami di terza media su un’ottantina di candidati. Dimezzati nell’ultimo anno abbandoni, evasioni, bocciature, che nel 2012 erano addirittura al 27%.
Un piccolo 'miracolo' ottenuto con la moltiplicazione delle opportunità di conoscenza e di crescita. Moltiplicando visite didattiche, partecipazione a concorsi musicali e tornei sportivi, utilizzando pullman, treni, aerei per aprire gli orizzonti di chi vive in periferia. Una scelta vincente. «Abbiamo cercato di attrarre i ragazzi a scuola con attività pomeridiane durante tutto l’anno, associando una valanga di uscite didattiche, che arrivavano a completamento del lavoro svolto in classe, perché sono convinto che si impara facendo – sottolinea il dirigente scolastico Tommaselli –. Abbiamo lavorato molto sull’inclusione degli alunni maggiormente problematici, ma curando anche il potenziamento dei ragazzi e delle ragazze più brillanti, ecco come sono venuti fuori le valutazioni eccellenti».
I progetti avviati dalla scuola sono stati tantissimi. Il partenariato per scambi tra scuole Erasmus Plus ha permesso a un gruppo di ragazzi dello Sperone di partire per la Polonia e poi di ospitare 45 alunni e docenti di quattro Paesi diversi. Poi la convenzione con la Lega Navale Italiana-Palermo Centro per le attività sportive, in particolare l’uscita degli allievi e degli accompagnatori in barca a vela. Fondamentale quella con il Coni per garantire calcio, pallavolo, taekwondo, basket. Efficace l’accordo con la parrocchia Maria Ss. delle Grazie di Roccella, guidata da don Ugo Di Marzo, e l’associazione 'Cuore che vede' per un’attività di recupero didattico-formativo pomeridiano e supporto alle famiglie. I ragazzi adesso restano a scuola, il prossimo passo è migliorarne le competenze.
Alessandra Turrisi
Avvenire, 11 luglio 2019