UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Orientamenti nazionali, la grande sfida

Fism: accogliere le indicazioni e sostenere l'autonomia e la responsabilità delle opere educative
21 Giugno 2022

Dopo pochi mesi dall’uscita delle Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei, anche i primi Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia sono stati adottati con decreto ministeriale 24 febbraio 2022, n. 43. Gli Orientamenti completano il quadro dei documenti del sistema integrato zerosei: le Linee pedagogiche costituiscono la cornice comune ai segmenti 0-3 e 3-6, le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012 aggiornate con i Nuovi scenari del 2018 sono il riferimento per le scuole dell’infanzia, ed infine gli Orientamenti delineano, per la prima volta, una prospettiva nazionale per i servizi educativi per l’infanzia, che sono normati a livello regionale.

L’uscita di questi testi di riferimento testimonia certamente una fase storica e politica particolarmente attenta ai processi educativi rivolti ad una età della vita, quella infantile, alla quale viene finalmente riconosciuta una centralità strategica nello sviluppo culturale del nostro Paese. Si tratta di testi molto ricchi che, richiamando le parole del ministro Bianchi, 'narrano il passato, descrivono il presente e prefigurano il futuro'. Narrano il passato: ripercorrono la storia dei servizi educativi con il patrimonio di esperienze e conquiste raggiunte. Descrivono il presente: raccolgono le buone pratiche educative documentate all’interno dei servizi e delle scuole dell’infanzia. Prefigurano il futuro: offrono stimoli di riflessione e piste di lavoro per esperienze educative di qualità per tutti i bambini.

Proprio in questa possibile prefigurazione del futuro risiede la sfida per i servizi educativi e per le scuole dell’infanzia federate Fism. Questi 'orientamenti' potranno realmente 'orientare' le 'nostre' pratiche educative quotidiane? I testi citati sono composti in totale da circa 150 pagine, e il rischio concreto, in una società immersa da informazioni e contenuti, è che questi vengano presto abbandonati e dimenticati in un cassetto.

Compito del coordinamento pedagogico Fism sarà quindi quello di offrire luoghi e tempi, occasioni formative, in cui diffondere la conoscenza dei testi, ma principalmente quella di sostenere l’autonomia e la responsabilità delle persone che portano avanti le opere associate, affinchè si generi un rapporto 'vivo' con gli orientamenti. Un rapporto 'vivo' sostenuto da domande più che da risposte, da rilanci, da confronti sulle 'nostre' idee di bambino, di educazione e di scuola e sulle ragioni del nostro agire.

In quest’ottica il lavoro su questi testi rappresenta un vero e proprio cantiere aperto, metafora del sistema integrato 0-6. E come si sa, il cantiere va avanti se tutti operano in unità verso uno scopo condiviso. Ogni parte della comunità educante è chiamata quindi a dare il proprio contributo per vivificare e perché no, anche migliorare, i documenti ministeriali.

Lara Vannini, Pedagogista Fism Bologna

Avvenire, 21 giugno 2022