«Economia Civile: quando i numeri contano e le persone valgono » è il nuovo modulo didattico realizzato da Feduf (Fondazione per l’Educazione Finanziaria) in collaborazione con la Scuola di Economia Civile e con UBI Banca e dedicato agli alunni delle scuole secondarie di I e II grado. Attraverso questo corso Feduf intende sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’economia civile e diffondere un modello economico ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU. Alla prima lezione tenutasi ieri a Roma all’università Lumsa hanno partecipato oltre 200 studenti liceali.
«L’economia civile e partecipata può essere il modello di riferimento per le nuove generazioni – spiega Giovanna Boggio Robutti direttore generale di Feduf – il bisogno di partecipazione è forte e noi come Feduf riteniamo che promuovere la conoscenza di un diverso paradigma economico offra non solo un’opportunità didattica ma possa far nascere sensibilità e competenze compatibili con un modello di sviluppo più equo e sostenibile, secondo gli obiettivi dell’agenda 2030. Abbiamo realizzato questo modulo didattico perché siamo convinti che questa sia la speranza per il futuro dei ragazzi, che un modello economico diverso che si ispira a principi molto più etici, condivisi e sostenibili sia il loro futuro. Parlare ai ragazzi di 'voto con il portafoglio' e di 'paradigma della felicità' apre orizzonti importanti a loro altrimenti sconosciuti. Con la sharing economy i ragazzi – aggiunge – già vivono dentro questo modello condiviso, ma lo ignorano'.
Una conferma a tali affermazioni si è avuta 'sul campo': «Avete mai sentito parlare di economia civile? O degli obiettivi dall’Agenda 2030 dell’Onu?» ha chiesto Boggio Robutti agli studenti presenti: nessuno ha risposto. Mauro Salvatore, economo della Cei ha evidenziato che «una finanza portatrice esclusivamente di fini speculativi non è eticamente compatibile con quelle che devono essere le sue finalità, cioè il sostegno a un’economia che produca beni e servizi, che dia lavoro, che sia socialmente compatibile». ed ha quindi esortato i ragazzi «Voi avete la possibilità di fare un continuo richiamo anche agli adulti affinché operino nell’economia e nella finanza secondo nuove modalità, quelle che possono davvero imprimere una svolta, un cambiamento».
Al Convegno hanno preso parte anche i professori Luigino Bruni e Matteo Rizzolli oltre a Vincenzo Algeri, responsabile Area UBI Comunità, UBI Banca. Il modulo didattico 'Economia Civile: quando i numeri contano e le persone valgono' descrive l’economia civile quale superamento della supremazia del profitto o del mero scambio strumentale nell’attività economica e finanziaria, con l’obiettivo di realizzare un modello economico inclusivo basato su principi quali fraternità, pubblica felicità e reciprocità. Il materiale didattico, arricchito dalle testimonianze video del Professor Stefano Zamagni e di altri esponenti della Scuola di Economia Civile, è disponibile registrandosi al sito www.feduf.it.
Paola Scarsi
Avvenire, 19 aprile 2018