Cambieranno presto le regole sul risarcimento alle famiglie degli studenti che si infortunano durante attività di stage e di alternanza scuola-lavoro (oggi denominata Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Lo hanno annunciato ieri i ministri dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e del Lavoro e Politiche sociali, Marina Calderone, intervenuti a seguito del clamore suscitato dalla vicenda di Giuliano De Seta, studente 18enne, morto lo scorso 16 settembre a Noventa di Piave, in provincia di Venezia, nell’azienda dov’era in stage.
Per questa tragedia, la famiglia del giovane non riceverà alcun risarcimento dall’Inail, perché il reddito supera, seppur di poco, la soglia massima prevista dalla legge. Un «vulnus normativo», come l’ha definito la ministra Calderone, che genera un «senso di profonda ingiustizia». «Questa regola è vigente da troppo tempo per sopravvivere ancora nel nostro Ordinamento e ha riguardato tante altre famiglie in questi anni – si legge in una nota della titolare del Lavoro –. Va cambiata immediatamente e lo faremo con il prossimo decreto a cui stiamo lavorando in questi giorni, primo veicolo normativo utile». In mattinata, sulla vicenda era intervenuto anche il ministro Valditara con un tweet: « L’alternanza scuola lavoro va rivista: bisogna tutelare gli studenti e la loro vita. Stiamo lavorando per predisporre una normativa più giusta e avanzata».
Anche di questo aspetto si parlerà, dunque, nel corso del tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro, convocato dalla ministra Calderone per il 12 gennaio, a cui sono state invitate le parti sociali, i ministri dell’Università e dell’Istruzione, l’Inail e l’Ispettorato nazionale del lavoro. «L’emergenza infortuni sul lavoro è prioritaria nella mia agenda», conclude la ministra Calderone.
Del resto, i dati diffusi dall’Inail, riguardanti i primi undici mesi del 2022, certificano che, anche l’anno che si è appena chiuso, supererà i mille morti sul lavoro. Tra gennaio e novembre, infatti, l’Istituto di assicurazione contro gli infortuni ha già ricevuto 1.006 denunce di incidente mortale e 652.002 denunce complessive di infortuni sul lavoro, con un incremento del 29,8% rispetto allo stesso periodo del 2021. In crescita anche le patologie di origine professionale, che sono state 55.732 (+9,7%). L’unico dato in calo (del 9,9%) è proprio quello relativo alle vittime, «per il notevole minor peso delle morti da contagio da Covid-19, a cui si contrappone, però, il contestuale incremento dei decessi in itinere », si legge nell’ultimo rapporto mensile dell’Inail.
Oltre a quello del Giuliano De Seta, nel 2022 ci sono stati altri due incidenti mortali sul lavoro che hanno coinvolto studenti in stage: il 21 gennaio ha perso la vita Lorenzo Parelli, 18 anni, al suo ultimo giorno di alternanza in un’azienda meccanica di Lauzacco, in provincia di Udine, mentre il 15 febbraio è deceduto Giuseppe Lenoci, 16 anni, coinvolto in un incidente stradale col furgone della ditta di termoidraulica in cui stava svolgendo la stage, a Serra de’ Conti, in provincia di Ancona. Favorevole alla revisione delle regole sull’alternanza è la Cgil che, con il segretario confederale Christian Ferrari, parla di «passo in avanti importante ». «Occorre accelerare e non fermarsi agli annunci», aggiunge Ferrari in una nota.
Un «piano di investimenti sulla sicurezza », è chiesto dalla deputata del Partito democratico e candidata alla segreteria, Elly Schlein. «Va affrontata concretamente la carenza di personale ispettivo, anche oggetto di una vertenza degli idonei che hanno passato il concorso ma non sono stati ancora assunti», ricorda Schlein. Per «l’abolizione dei Pcto», si è, infine, espressa l’Unione sindacale di base (Usb): « Non è lavoro né formazione, ma sfruttamento».
Paolo Ferrario
Avvenire, 7 gennaio 2023