Grazie alla rete Fism abbiamo raccolto tante piccole testimonianze belle di una scuola che non si ferma, in legami di cura a distanza. Ornella tutti i giorni ha inviato un messaggio vocale e una canzoncina per i bambini: «Ho tanti bimbi stranieri che in casa vivono con genitori che non parlano l’italiano. Sono preoccupata che debbano ricominciare daccapo il percorso di inclusione sociale». Nel preoccuparsi di Ornella c’è l’azione prima della cura: sei dentro di me, “occupi” i miei pensieri, e non ti lascio solo con il rischio di perdere qualcosa di importante. «Ho bambini che vivono in famiglie culturalmente povere o troppo affaccendate. Ma io voglio che le famiglie mi sentano lì con loro: ho proposto di preparare una cena pasquale come quella del giovedì santo».
Nell’essere lì con loro Michela si fa supporto alle famiglie. «Ho dei piccoli che si erano appena ambientati, dopo l’inserimento di gennaio… Avevano appena imparato a fidarsi di noi... Faccio sentire loro la mia voce, perché voglio che continuino a fidarsi di me».
La fiducia è una virtù della cura: e questa anima l’azione di suor Teresa ogniqualvolta manda ai piccoli un saluto vocale. «Alcune delle mamme non sanno più cosa far fare ai loro bambini. Vogliono il mio consiglio per muoversi dentro il mare magnum delle proposte educative di internet. Io ci sono. Mando loro alcune proposte, filtro loro alcuni siti che mi paiono adatti per come conosco i loro bambini». Esserci, con la competenza e sensibilità di Roberta, è la postura prima della cura professionale.
Anche Laura, la cuoca di una scuola di pianura, ha preparato per tutti i giovedì del lockdown una videoricetta, caricata sulla pagina Facebook della scuola per fare del gesto del nutrirsi un rito familiare, come a scuola.
Un oratorio tutte le sere della quarantena ha trasmesso su Youtube un piccolo “show” in diretta per restare uniti. Una sera anche i “mezzani” della sezione gialla della scuola dell’infanzia hanno preparato insieme un video con i loro disegni e le loro voci. E tutta la comunità si è ricordata della sua scuola, ha pensato a quei bambini e alle loro famiglie delle quali dovrà farsi carico in modo ancor più forte nelle fasi della ripresa.
Un piccolo museo ha lanciato un concorso per il più bel lavoro artistico di un luogo della memoria del territorio: la locale scuola dell’infanzia ha girato la proposta alle famiglie e tutte insieme hanno preparato un capolavoro condiviso a distanza.
Una Fism provinciale ha lanciato un sito di condivisione di storie e una bacheca di condivisione di pensieri per bambini e genitori: le scuole si sono attivate girando il link alle famiglie e, insieme, stanno continuando a essere rete a distanza e a mostrare la forza di una squadra che saprà far sentire la propria voce nel territorio regionale, quando ci sarà da “rivendicare” diritti. La scuola non si è fermata: sappiamo stare nella prova, con creatività.
Commissione tecnica del Settore pedagogico nazionale FISM
Avvenire, 9 giugno 2020