“Sarò vostro compagno di viaggio: so bene quanto sia difficile rispettare certe regole. E non solo a scuola ma, anche e, direi, soprattutto durante il tempo libero quando, senza alcun controllo degli adulti, siete chiamati ad essere custodi del vostro e dell’altrui benessere”. “Mi rivolgo a voi ragazzi”: “Non vi chiedo di rinunciare al divertimento. Vi invito invece a divertirvi senza rischiare, senza essere un pericolo per voi stessi e per i vostri amici”.
E’ il messaggio che quest’anno mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, rivolge ai ragazzi alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico. “Finalmente la scuola riapre per tutti voi”, scrive l’arcivescovo. “E le sue porte si spalancano, dopo tanto tempo, mentre da mesi ormai viviamo un momento storico inatteso che ci chiama ancora tutti a qualche piccolo sacrificio e ad un sovrappiù di responsabilità nella speranza di voler vedere presto riunita tutta la comunità scolastica che ora in molti casi sarà costretta a ripartire a turnazione. Come saprete, l’abbraccio per augurarsi il “bentornati” non sarà ancora possibile scambiarvelo – sarà necessario avere la pazienza della sicurezza e della salute reciproche -, ma intanto apriamo le nostre braccia, la mente e il cuore e incamminiamoci in questo nuovo tratto di strada della nostra vita”.
“Il mio augurio giunga a tutti voi – dirigenti a tutti i livelli, docenti, studenti, personale Ata”, conclude mons. Seccia. “Perché quello che inizia sia un anno di crescita, affinché si giunga al più presto a quella “normalità” che permette di creare e coltivare relazioni vere e serene”.
Sir, 12 settembre 2020