UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Saba, il futuro di Sassari passa per la fede e l’educazione

Il messaggio nella festa del patrono San Nicola: non c’è contrapposizione tra vita di fede e progresso intellettuale, spirituale e civico
12 Dicembre 2022

«Generare il futuro per un umanesimo profetico» è il titolo del messaggio alla città di Sassari e al territorio dell’arcivescovo di Sassari, Gian Franco Saba, in occasione della festa del patrono san Nicola. Un documento che indica un programma all’insegna della generatività, sui passi del Cammino sinodale e della Visita pastorale iniziata lo scorso gennaio. Obiettivo: costruire la Chiesa “in uscita” indicata da papa Francesco.

Da ottobre 2017 l’arcidiocesi ha investito massicciamente in educazione e formazione. «L’evangelizzazione e l’educazione sono intrinsecamente connesse tra loro», scrive il presule. E aggiunge: «L’esempio di san Nicola sprona a metterci in gioco, a sporcarci le mani per favorire processi educativi, per sostenere con la partecipazione attiva luoghi di formazione. Ci invita a superare la contrapposizione tra vita di fede e progresso intellettuale, progresso spirituale e progresso economico e civico».

«Per questo – dice ancora Saba – serve una nuova prospettiva: un umanesimo che coniughi la conoscenza pragmatica con la conoscenza sapienziale. In questa direzione si orienta la visione formativa della “Fondazione Accademia casa di popoli, culture e religioni” espressa nei diversi corsi anche universitari, proposte culturali e progettualità educative e solidali che, gradualmente, si sviluppano nel nostro territorio. In modo analogo occorre ripensare il seminario diocesano come “convivium” per i ragazzi e i giovani, riattivare con strumenti di governance e nuove leadership l’eredità del “Collegium Mazzotti”».

L’arcivescovo teme il «processo di deriva mercantile del cattolicesimo popolare, che si esprime nella folklorizzazione e musealizzazione delle tradizioni di vita cristiana». Sassari e il territorio sono ricchi di una radicata religiosità popolare: in metà delle 60 parrocchie è presente una confraternita; numerose le chiese campestri dove si celebra almeno una festa popolare annuale con grande concorso di fedeli. Saba manda un messaggio particolare ai giovani: «La vostra generazione ha alcune buone carte da giocare: siete giovani attenti, meno ideologizzati, abituati a studiare in altri Paesi europei, aperti a esperienze di volontariato, sensibili ai temi dell’ambiente. Ribadisco l’invito ad attivare dei laboratori concreti di dialogo intergenerazionale: la visita pastorale può essere l’occasione propizia».

Il presule indica alcuni immediati itinerari generativi: promozione dei cantieri sinodali partendo dall’ascolto dei sogni più profondi delle nostre comunità; rinnovato slancio delle strutture pastorali al servizio delle giovani generazioni come la pastorale vocazionale, il Seminario arcivescovile e la progettualità de “Il posto a(f)fianco”; attenzione verso le persone più fragili; riapertura di strutture in abbandono dentro un progetto di “architettura della prossimità”; accompagnamento per una conversione pastorale missionaria della curia e del Centro pastorale diocesano; gli Esercizi di sinodalità come occasione di dialogo e rimotivazione per sacerdoti, religiosi, religiose e laici.

Mario Girau

Avvenire, 10 dicembre 2022