UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Devasini: serve un’alleanza per le nuove generazioni

Il vescovo di Chiavari invoca un patto tra Istituzioni civili, Chiesa, scuola, famiglia contro la crisi educativa in atto
10 Luglio 2022

“Oggi più che mai è necessaria un’alleanza: Istituzioni civili-Chiesa-scuola-famiglia: un’alleanza certo nella distinzione e non nella confusione dei ruoli, ma un’alleanza! Un’alleanza per il bene della società tutta e in modo particolare delle nuove generazioni”. Lo ha affermato sabato sera il vescovo di Chiavari, mons. Giampio Devasini, in occasione della solennità di Nostra Signora dell’Orto.

Nell’omelia il presule ha rilevato che “le crisi sono tante”, riferendosi a “crisi della Chiesa, crisi della politica, crisi della famiglia, crisi della scuola, crisi educativa (queste prime cinque crisi sono percorse da un filo rosso che è la crisi dell’autorità), crisi sanitaria, crisi economica, crisi sociale, crisi delle relazioni internazionali, crisi dell’ecosistema e sicuramente ho dimenticato tante altre crisi”. Mons. Devasini ha poi sottolineato che “la politica con la ‘P’ maiuscola è quella dimensione della vita umana che custodisce come vocazione primaria questa: lasciarsi ferire il cuore dagli altri a cominciare dagli ultimi, da quelli che agli occhi degli uomini non contano nulla e sono considerati solo un peso per la società, da coloro che non hanno voce; lasciarsi raggiungere dagli altri, dalle loro necessità materiali, morali e spirituali e a tutti garantire aiuto e dignità. All’ascolto e cura degli ultimi deve poi sempre accompagnarsi l’ascolto e la cura della madre terra, spesso violata in nome del profitto che quando diventa un dio si fa nemico dell’uomo”.

“Caro fratello, cara sorella, la politica – ha ammonito il vescovo – o è ‘la più alta forma di carità’ come amava definirla il grande san Paolo VI o è solo un luogo in cui si fanno affari, in cui si curano interessi privati e allora si capisce la progressiva e ahimè crescente disaffezione dei cittadini nei confronti della politica”. “Disaffezione da capire – ha proseguito – ma non da giustificare: anziché limitarti a dire con riferimento agli uomini politici ‘son tutti uguali’, prova a gettarti, direttamente o indirettamente, in politica e forte della tua fede in Dio e/o nell’uomo prova a migliorare le cose, senza mai mollare, fino alla fine. Se non lo fai perché vuoi stare tranquillo, allora non sei meno colpevole dei politicanti e cioè di quei politici che antepongono i loro interessi personali al bene comune e che ogni giorno fanno sfoggio di se stessi sui social”.

“Caro fratello, cara sorella, fa’ oggi quello che sicuramente sarai stato contento di aver fatto quando giungerà sorella morte – l’esortazione di mons. Devasini –, magari all’improvviso come è accaduto al nostro caro Marco Di Capua (il sindaco di Chiavari morto improvvisamente poco meno di un anno fa, ndr) che ricordiamo tutti con affetto e gratitudine: metti cioè oggi la tua vita a servizio degli altri. È l’unico modo che hai per salvarla dalla deriva della superficialità, dell’inconsistenza, dell’inquietudine, per salvarla dalla deriva del fallimento”.

Sir, 4 luglio 2022