UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mons. Delpini agli studenti: curate le relazioni

Il messaggio dell'arcivescovo di Milano per il nuovo anno scolastico: la scuola è un diritto e anche un dovere
13 Settembre 2022

«È bello andare a scuola se la cura per l’ambiente e per le condizioni dello stare insieme è attenta a eliminare il bullismo, le rivalità aggressive e le invidie meschine. Persone e ambienti perfetti non esistono, però imparare insieme, cercare di migliorare se stessi, emulare i migliori e aiutare i più deboli rendono la scuola l’ambiente più necessario per imparare a vivere come persone libere, fratelli e sorelle solidali, intelligenti». È un passo del Messaggio di augurio e di incoraggiamento che l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, rivolge all’intero «mondo della scuola», ma in particolare agli studenti, per l’avvio delle lezioni.

In Lombardia il ritorno in aula è programmato per lunedì 12 settembre. Una data che parla di riapprodo alla normalità, dopo le restrizioni imposte dalla pandemia e le difficoltà, a volte drammatiche, che hanno afflitto l’intera comunità scolastica, a partire dagli allievi e dalle famiglie più fragili e svantaggiate. Difficoltà che vanno dal digital divide, esploso in tempi di forzata didattica a distanza, all’impatto dei lockdown sulla crescita dei ragazzi, ai quali per lungo tempo è stato impossibile vivere l’ordinaria vita di relazione con i coetanei.

Ora, dunque, si riparte. E l’arcivescovo ha scelto di accompagnare l’inizio dell’anno scolastico 2022-2023 «con parole di augurio e di incoraggiamento per tutte le componenti del 'mondo della scuola' in cui ripongo tanta fiducia per la preparazione di uomini e donne a rendere migliore il mondo e desiderabile il tempo che viene ». Andare a scuola «è una grazia, una fortuna, un privilegio», ricorda anzitutto il presule in questo messaggio rivolto soprattutto agli studenti. «Milioni di ragazzi e di ragazze della vostra età non possono andare a scuola, perché nel loro paese la scuola non c’è, perché la guerra rende pericoloso andare a scuola, perché devono cominciare presto a lavorare per contribuire alla sopravvivenza della loro famiglia. Voi invece andate a scuola, trovate una struttura, un gruppo di persone adulte, un sistema organizzato che è al vostro servizio e che vi accompagna a diventare grandi. Non sciupate quello che per voi è stato preparato, non dimenticate di ringraziare, cercate di rendere migliore la scuola che frequentate», è l’invito dell’arcivescovo.

In secondo luogo: andare a scuola è «vostro diritto» ma anche «vostro dovere», sottolinea Delpini. «La vostra intelligenza, il vostro carattere, la vostra capacità di impegno, di affrontare la fatica, di costruire buone relazioni con gli altri non potranno svilupparsi senza un impegno convinto e costante. Voi avete diritto ad andare a scuola, ma avete il dovere di non sciupare il tempo e le doti che avete, perché ogni persona non vive solo per sé, ma per il bene comune. Avete il dovere di affrontare anche le fatiche, di accettare anche le valutazioni che rilevano i vostri limiti, di perseverare nell’impegno: avete il dovere di prepararvi alla vita e alle responsabilità». Inoltre: «Andare a scuola è bello. La scuola offre in modo unico la possibilità di fare amicizia, di incontrare adulti che offrono competenze, consigli, incoraggiamenti, di collaborare per ricerche e progetti comuni». L’ultima parola è una parola di «benedizione» rivolta a «tutte le componenti del sistema scuola», chiamate ad agire «in alleanza con i genitori e tutto il contesto in cui la scuola opera».

Avvenire, 10 settembre 2022