In concomitanza con la Giornata della Memoria, la cappellania dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con il Centro “C. M. Martini” e con il patrocinio dell’Università Statale e dell’Università Bicocca propone la rappresentazione teatrale “Messia e rivoluzione. Storia e storie del Bund”, con la partecipazione di Miriam Camerini (voce), Angelo Baselli (clarinetto), Gianluca Casadei (fisarmonica) e Rocco Rosignoli (violino e chitarra).
Lo spettacolo si terrà giovedì 30 gennaio 2020 alle ore 18,00 all’Università Statale di Milano (Aula Crociera Alta di Giurisprudenza, Via Festa del Perdono 7). L’ingresso è gratuito e libero fino all’esaurimento dei posti.
Così presentano l’iniziativa gli organizzatori:
Il popolo ebraico, da due millenni in attesa messianica, desidera da sempre realizzare in Terra le promesse di giustizia e libertà battendo sul tempo il Redentore. L’utopia, per secoli biblica, di una Terra libera, giusta e affratellata, trova nei grandi rivoluzionari del secolo scorso una nuova spinta, apparentemente contraria, ossia laica, ma a ben guardare uguale: il sogno di un mondo migliore e il lavoro quotidiano per realizzarlo. “Il Messia sei tu, quando ti comporti in maniera tale da permettere la sua venuta “, ha scritto Emmanuel Lévinas, filosofo, francese, ebreo.
Musica e parole si intrecciano, raccontando la nascita del Bund, il suo Giuramento, composto dal drammaturgo ed etnografo Shlomo An’ski, la Marcia dei disoccupati e una canzone che celebra la Rivoluzione d’Ottobre adattando un brano liturgico fino ad allora eseguito solo in sinagoga. Le due grandi rivolte nei ghetti di Vilna e di Varsavia costituiscono un tragico epilogo per la storia del Bund, annientata dalla Shoah, la quale però - come in una antica parabola chassidica - sopravvive fintanto che viene narrata.
Ad accompagnare il viaggio musicale, riflessioni dal Talmud, Franz Kafka, Ernst Bloch, Martin Buber e Wlodek Goldkorn.