UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Medicina, nuovi test per le facoltà a numero chiuso

Il voto alla Camera alla presenza della Ministra dell’Università
16 Febbraio 2022

Meno domande di cultura generale e più quesiti di ragionamento logico e sulle materie specifiche del percorso universitario. Cambieranno così, i test di ingresso alle facoltà di Medicina e Chirurgia e alle altre a numero chiuso, secondo la risoluzione che, salvo sorprese dell’ultima ora, sarà approvata oggi dalla Commissione Cultura della Camera, alla presenza anche della ministra dell’Università e della Ricerca, Cristina Messa, a sottolineare l’importanza del momento. La risoluzione è stata presentata da Manuel Tuzi, capogruppo del M5s in Commissione ed è stata sottoscritta da esponenti di tutti i partiti della maggioranza: Daniele Belotti (Lega), Rosa Maria De Giorgi (Partito democratico), Valentina Aprea (Forza Italia), Alessandro Fusacchia (Misto), Simona Vietina (Coraggio Italia), Gabriele Toccafondi (Italia Viva) e Francesco D’Uva (M5s).

Oltre alle modifiche della struttura dei test, con le domande di cultura generale che passano dal 30% al 15% del totale, la risoluzione prevede che gli studenti potranno «prepararsi a superare la prova già dal quarto anno delle scuole superiori, grazie a corsi e simulazioni online gratuiti», spiega Tuzi. Inoltre, aggiunge il promotore dell’iniziativa parlamentare, la prova potrà essere effettuata «più volte, conservando il punteggio migliore». Tra gli obiettivi della risoluzione che, dall’anno accademico 2022-2023, modificherà i criteri di accesso alle facoltà a numero chiuso, a partire da Medicina, c’è anche un incremento di almeno il 10% delle matricole. «La nuova organizzazione – sottolinea Tuzi – prevede domande di ragionamento logico e sulle materie disciplinari: in questo modo si premiano davvero gli studenti più preparati, valutandoli sulla base di test strettamente connessi al primo anno di università», spiega l’esponente del Movimento 5 Stelle.

«È dalla scorsa legislatura – prosegue Tuzi – in particolare con una proposta di legge a firma del collega Francesco D’Uva, che il Movimento 5 Stelle lavora per una modifica dei test di ingresso alle facoltà universitarie a numero chiuso. Con la ministra Messa è nata una proficua collaborazione – sottolinea il capogruppo – che ha portato alla definizione di una riforma che accoglie in larga parte quelle che sono da sempre nostre proposte. Il testo è stato già condiviso con le forze di maggioranza e ora la commissione Cultura approverà una risoluzione che impegnerà il Governo a mettere in campo tutte le misure per realizzare questo cambiamento importante. Cambiamento che senza ombra di dubbio va a beneficio dei nostri giovani, incentivandoli e aiutandoli a seguire le loro ambizioni professionali», conclude Tuzi.

Paolo Ferrario

Avvenire, 15 febbraio 2022