UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Maturità è responsabilità

Il vescovo di Cassano allo Ionio, Francesco Savino, scrive ai giovani maturandi: “Vi aspetta il compito di ricostruire il mondo, gioite della vostra vita!”
5 Giugno 2020

“Care ragazze e cari ragazzi, state per giungere al traguardo del primo lungo percorso di studio che vi ha visto piccoli uomini e piccole donne iniziare un po’ intimoriti per poi crescere e maturare nelle conoscenze e nella vita, sempre più certi di uno scopo oltre che di un’opportunità educativa”.

Inizia così la lettera che il vescovo di Cassano allo Ionio, monsignor Francesco Savino, ha indirizzato ai giovani studenti della diocesi che si apprestano ad affrontare l’esame di stato, “che vi permetterà di introdurvi al primo step della vita adulta che da qui in poi vi vedrà diventare ulteriori protagonisti della vostra vita, della vita del mondo e della storia”.

“Vorrei aggiungervi – prosegue – un’altra parola che resta come sottesa, ma che cambierà completamente il vostro stare nella realtà che vi aspetta: responsabilità. La parola in questione deriva dal latino respondeo che vuol dire appunto rispondere. A che cosa? Alla realtà che vi provoca. Avreste mai immaginato di arrivare all’agognato e temuto esame finale in questo isolamento forzato e carico di ansie (più temibili di quelle di sottoporsi a valutazione) per il presente e per il futuro? In una forma di “didattica a distanza” che vi ha privato della sperimentazione in aula della suspence del tempo che passa, della preoccupazione di sostenere il compagno più fragile o la vostra stessa debolezza sia umana sia scolastica? Avreste mai immaginato che un invisibile virus avrebbe potuto stravolgere le vostre abitudini e farvi rimpiangere quel luogo tante volte temuto e altrettante volte bigiato per insicurezza o per noia?”.

Il vescovo invita i ragazzi a interrogarsi: “Cosa può dirvi tutto questo? Che la vita è un dono non possedibile e continuamente nuovo… L’imprevisto accade e cambia la vita. Guardate a questo cambiamento non come ad un ostacolo, ma come ad una possibilità di sviluppare la creatività e la speranza. Anche il vostro esame non sia un’accettazione passiva di un dovere da compiere o di una pena da scontare, ma piuttosto l’occasione di stupire voi stessi e i vostri professori, argomentando il sapere e ancora di più la vita che in questo sapere si è introdotta con veemenza, ma anche col giusto senso di provocazione che la realtà impone”.

“Vi aspetta un compito ardito: ricostruire il mondo – conclude monsignor Savino – La vostra giovinezza, la vostra freschezza, la vostra energia, la vostra onestà, sono doti da mettere al servizio di quel mondo che aspetta la novità di un cuore da bambino, libero da quelle incrostazioni che l’adulto chiama saggezza e che tante volte sono solo meschini calcoli di interesse e di potere… É importante guardare dentro il vostro cuore e chiedervi cosa desiderate veramente: trovare (o ri-trovare) voi stessi e il proprio posto all’interno di questo caos che è il mondo. Coltivate i sogni, gioite della vostra vita!”.

In allegato il testo integrale della lettera di mons. Francesco Savino.