UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Maturità 2021? Solo orale

L’ammissione non sarà generalizzata, ma decisa dai prof
22 Febbraio 2021

Cominciano a delinearsi i contorni dell’esame di Stato 2021 sia per il primo ciclo (terza media) che per il secondo (Maturità). Sostanzialmente, l’impianto delle due ordinanze firmate dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi - che lunedì saranno inviate al Consiglio superiore della Pubblica istruzione, per il parere previsto prima della pubblicazione - ricalca quello degli esami dell’anno scorso. Tranne che per una, non banale, differenza: rispetto al 2020, non ci sarà l’ammissione generalizzata alle prove, ma, per entrambi gli esami, «l’ammissione sarà deliberata dal Consiglio di classe», ricorda una nota del Ministero.

Per il resto, la struttura delle prove ricalcherà quella del 2020: gli esami, sia del primo che del secondo ciclo, saranno soltanto orali e partiranno dalla discussione di un elaborato che sarà assegnato ai candidati dal Consiglio di classe. Ai ragazzi di terza media, il tema dell’elaborato sarà assegnato entro il 7 maggio e gli alunni avranno un mese di tempo per produrre un lavoro che dovrà essere trasmesso alla commissione entro il 7 giugno, quando cominceranno i colloqui.

La Maturità, invece, avrà inizio il 16 giugno, davanti a commissioni composte interamente da membri interni, con il presidente esterno. L’argomento dell’elaborato, «che potrà avere la forma più varia, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio», sarà assegnato entro il 30 aprile e i ragazzi avranno un mese di tempo per produrre un lavoro, che dovrà essere consegnato all’insegnante di riferimento entro il 31 maggio. La votazione finale sarà in centesimi e il credito scolastico avrà un valore massimo di sessanta crediti, mentre l’orale di quaranta. «L’esame consentirà agli studenti di esprimere quanto maturato nel corso dei loro anni di studio», sottolinea il ministro Bianchi.

L’impostazione della Maturità 2021 piace a uno studente del quinto anno su due, stando a un sondaggio online di Skuola.net. Il 52% avrebbe, però, preferito l’ammissione generalizzata alle prove, come avvenuto l’anno scorso, mentre quasi la metà del campione le avrebbe cancellate, per le difficoltà a prepararsi adeguatamente a causa delle tante settimane di didattica a distanza. Un fronte, quello dei “NoMat”, che ha superato le 60mila adesioni in pochi giorni, a una petizione su Change.org.

Intanto, si accende la discussione intorno alla proposta di allungare l’anno scolastico fino al 30 giugno, fatta filtrare dal premier Draghi. «Siamo contrari ad una mera operazione ragionieristica che preveda un generalizzato ampliamento del calendario scolastico», dice il segretario generale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, mentre il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, invita a fare i conti con l’andamento della curva dei contagi e l’incognita delle varianti. «Stare a disquisire, a metà febbraio, se si andrà a scuola fino al 15 o al 30 giugno appare una forzatura», sottolinea Giannelli.

Paolo Ferrario

Avvenire, 20 febbraio 2021