UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Luigi Pirandello. “Ora che il treno ha fischiato…”. Al via i Colloqui Fiorentini

La XVI edizione dell’incontro nazionale si tiene dal 2 al 4 marzo 2017 a Firenze, presso la Fortezza da Basso e il Palazzo dei Congressi. Partecipano 3.600 studenti da 230 scuole
1 Marzo 2017

“Si fa in un attimo, signor Cavaliere mio. Ora che il treno ha fischiato…”. Così si conclude la famosa novella di Pirandello che dà il titolo alla XVI edizione de I Colloqui Fiorentini. E quel treno, che porta metaforicamente il protagonista Belluca a partire per un viaggio che lo libera dalla prigione di una vita amara e soffocante, lo prenderanno davvero in tanti, tantissimi, per partecipare al convegno fiorentino. Treno, pullman, aereo, dalla Lombardia, dalla Sardegna, dalla Sicilia, dal terremotato Abruzzo, con ogni mezzo e da ogni regione d’Italia, partiranno docenti e studenti per vivere i tre giorni di questo evento scolastico. Sono 3.600, da 230 scuole, il nuovo record di adesioni. 500 in più dell’edizione precedente. Un’onda inarrestabile, che gonfia di anno in anno.

Perché Pirandello? “Perché Pirandello è irresistibile – rispondono gli organizzatori – e le sue parole, le sue pagine sono cariche di una forza di provocazione sana alla vita, che trova ancora i cuori e le menti dei docenti e degli studenti italiani sensibili e pronti a mettersi in movimento, ad accendersi di passione per la conoscenza, dietro alla domanda di significato”. Pirandello è scomodo, Pirandello affascina e irrita, fa saltare gli schemi. Pirandello è amato dai giovani, proprio per questa urgenza di significato per l’esistenza, che non si accontenta del già saputo: “C’è un oltre in tutto...”

I Colloqui Fiorentini da sedici anni sono uno spazio nella scuola italiana dove si possono porre senza paura queste domande, dove gli studenti sono liberi di avventurarsi nella scoperta di sé e del mondo, in una profonda armonia fra cultura e vita, fra sete di cultura e urgenza di significato. E sono diventati per tanti docenti (più di 500 quest’anno) un appuntamento imprescindibile, un momento di vero aggiornamento professionale.

Il convegno si avvale della collaborazione attiva del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ne ha riconosciuto la significatività per quanto riguarda l’innovazione scolastica e della didattica ed ha pertanto promosso l’iniziativa in tutte le scuole d’Italia, inserendola nell’Elenco delle Esperienze di promozione delle Eccellenze.