UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’Uciim festeggia ottant’anni di vita per la scuola

Il 3 gennaio 2025 un convegno a Roma sulla missione associativa, il 4 giorno dopo in udienza particolare dal Papa
9 Dicembre 2024

L'UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori) celebra ottanta anni di vita. Lo fa con un convegno dal titolo “L’UCIIM: da ottanta anni al servizio della scuola e della società” e con un’udienza particolare concessa da papa Francesco. Il convegno avrà luogo a Roma venerdì 3 gennaio 2025, l’udienza pontificia sabato 4 gennaio 2025.

“Un profondo e sentito riconoscimento – afferma Rosalba Candela, presidente nazionale UCIIM – va al fondatore dell’UCIIM Gesualdo Nosengo, laico cattolico annoverato fra i Testimoni della Fede, definito in una trasmissione RAI ‘il Partigiano Bianco’, che ha voluto promuovere la persona umana formandola ed educandola tramite la scuola, l’istruzione sia civile che etica e religiosa e le varie attività sociali. Nel tempo studi, ricerche, proposte per riforme scolastiche, sono state promosse dall’UCIIM avendo utili ricadute sociali”.

Per questo il convegno, oltre a ricordare il quadro storico in cui nacque l’UCIIM, ricorderà anche la rivista “La scuola e l’uomo”, delineerà un profilo della società dei nostri giorni e ripercorrerà il cammino dall’autonomia scolastica all’autonomia differenziata. Inoltre, durante i lavori si affronteranno temi quali l’intelligenza artificiale e le pratiche dialogiche per co-costruire nuove alleanze educative.

“Sono percorsi da intraprendere per il futuro della scuola e della società – prosegue Candela – percorsi che sempre saranno guidati dalle sagge riflessioni di Papa Francesco, prima fra tutte: ‘Non dobbiamo estraniarci dalla realtà ma cercare cose che hanno vero valore: giustizia, solidarietà, accoglienza, fraternità, pace. Tutte cose che costituiscono la vera dignità dell’uomo’. La riflessione del Sandro Padre sarà, inoltre, per noi uno sprone a guardare avanti per costruire la scuola del futuro cominciando dal presente, memori della nostra storia passata”.