UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’istituto paritario batte la crisi e apre una nuova sede

La scelta del “Sant’Agostino” di Salsomaggiore
26 Marzo 2022

La notizia ha dell’incredibile, eppure è vera. E racconta un fatto assolutamente controcorrente: in un’epoca in cui il mondo delle scuole paritarie fa i conti con difficoltà economiche e gestionali che inducono molti istituti a chiudere o a ridimensionare spazi e personale, c’è qualcuno che osa “rilanciare”. Accade a Salsomaggiore, in provincia di Parma, dove oggi sarà inaugurata la nuova sede dell’istituto paritario Sant’Agostino.

Trecento studenti, una sezione di elementari, tre di medie e una classe di liceo troveranno posto nell’edificio di 1600 metri quadrati in un’area del centro città concessa in diritto di superficie dalla parrocchia e dalla diocesi. Si apre così una nuova stagione per una scuola fondata nel 1995 da una cooperativa sociale senza fini di lucro di genitori e insegnanti e che negli anni ha saputo rispondere alle crescenti richieste di istruzione qualificata e di accoglienza, ampliando l’offerta formativa e attraendo studenti anche dalle città limitrofi: Fidenza, Fontanellato, Fiorenzuola.

Cosa c’è alla base di tutto questo? Qual è il motore di un’avventura su cui pochi osavano scommettere? «Una compagnia di docenti convinti che insegnando è possibile far crescere l’umano, provocare una domanda di senso per sé e per i giovani», risponde la dirigente scolastica Elena Romanini. Le frasi scelte dagli insegnanti come filo conduttore dell’attività educativa sono tutte centrate sulla persona: «Tu sei prezioso ai miei occhi», «Tu sei un regalo », «Chi sei tu per me?». Parole che suonano come una proposta condivisa con tante famiglie alla ricerca di un luogo dove i figli siano amati e accompagnati, nella scia del santo al quale la scuola è intitolata e che insegna come fede e ragione siano alleate nella scoperta di sé e della realtà.

Non è stato facile superare gli ostacoli burocratici e le difficoltà finanziarie che in alcuni momenti sembravano sbarrare la strada alla realizzazione di questo sogno, ma alla fine potendo contare su un mutuo ventennale, risorse proprie e piccole donazioni di benefattori il traguardo è stato raggiunto. Un traguardo accompagnato da un episodio significativo accaduto pochi giorni fa: a Salsomaggiore è arrivata una famiglia di ucraini in fuga dalla guerra, e una donna russa - madre di uno studente della scuola - si è offerta di insegnare loro l’italiano anche per agevolare la ricerca di lavoro. Un piccolo grande segno di riconciliazione e di pace, una fiammella accesa nel buio di questi giorni.

Giorgio Paolucci

Avvenire, 26 marzo 2022