UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Liberi di scegliere” arriva nelle scuole calabresi

Il progetto vede la sinergia di numerose istituzioni ed è sostenuto dall’8xmille alla Chiesa cattolica
3 Marzo 2021

L’importanza della testimonianza e dell’esempio. Arriva nelle scuole il progetto “Liberi di scegliere” lanciato negli anni passati dall’allora presidente del Tribunale per i minori di Reggio Calabria, Antonio Di Bella, poi diventato un protocollo sottoscritto dai ministeri della Giustizia, dell’Interno, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, delle Pari opportunità e della Famiglia; dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, dalla Conferenza episcopale italiana, dal Tribunale per i minorenni di Reggio, dalla Procura presso il tribunale per i minorenni reggino, dalla Procura della Repubblica di Reggio e da Libera. Sostenuto con fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, è pensato per garantire un’alternativa di vita ai minori provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata, fornendo una rete di supporto (educativa, psicologica, logistica, scolastica, economica e lavorativa).

«Dopo anni d’insulti e minacce, arrivano lettere d’incoraggiamento e gratitudine. Anche da detenuti reclusi al 41bis. Non ci sono destini segnati per sempre. La vita criminale provoca sofferenze, all’interno e all’esterno », raccontava la scorsa estate ad Avvenire il presidente Di Bella. La speranza “Liberi di scegliere” è diventata prima un film, omonimo, andato in onda su Rai Uno con Alessandro Preziosi nel ruolo del giudice, e poi il documentario “Parola d’onore” della regista reggina Sophia Luvarà. È pure un libro scritto dallo stesso Di Bella con Monica Zappelli per Rizzoli.

Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione ha scritto agli Uffici scolastici regionali, mettendo nero su bianco un’intesa per portare pure in classe la speranza “Liberi di scegliere”. Il ministero ritiene «di grande importanza la promozione di attività di sensibilizzazione, come la visione di film tematici, la lettura commentata di libri, l’organizzazione di incontri con vittime dei reati e imprenditori che sono cadute vittima di estorsione o con ragazzi che sono riusciti ad affrancarsi dalla vita criminale». Tra le attività possibili, già da quest’anno scolastico scatta il concorso di idee “Liberi di scegliere” per «suscitare nelle giovani generazioni momenti di riflessione sul vero valore della vita e della libertà di scelta, dimostrando che il futuro non è già scritto e che si può essere protagonisti della propria vita nella consapevolezza che la delinquenza appare un destino inesorabile a chi nasce e vive in certe realtà familiari».

Domenico Marino

Avvenire, 2 marzo 2021