Care ragazze, cari ragazzi,
si avvicina un momento importante per la vostra vita: l’esame di maturità. Esso rappresenta una tappa da vivere bene, seppure con comprensibile apprensione. In bocca al lupo!
La vostra età è meravigliosa e difficile. Io e quelli della mia generazione l’abbiamo attraversata quando il mondo era diverso. Speravamo in una società migliore, da costruire insieme, e ci preparavamo ad affrontare le sfide del futuro con lo studio e l’impegno. Avevamo davanti a noi il modello di uomini e donne forti, figure di riferimento solide e determinate, che ci spronavano a crescere e a raccogliere il testimone nell’edificare una civiltà migliore. Affrontare l’esame di maturità, e così diventare adulti e responsabili agli occhi dei “grandi”, ci sembrava una meta invidiabile. Oggi corriamo il rischio che le cose non siano più vissute così.
Il futuro sembra “mutato di segno”, come rilevano alcuni sociologi: non solo non vi sorride più, ma addirittura vi incute timore. La libertà, da voi tanto desiderata negli anni dell’adole-scenza, ora forse vi spaventa. Spesso vi domandate: «Saprò affrontare le sfide del presente? Sarò in grado di costruire qualcosa di sicuro – economicamente, affettivamente, umanamente – per me e per le persone importanti della mia vita?». Le scelte da fare diventano sempre più personali e rischiose. Così, ad esempio, è laborioso indirizzarsi verso un lavoro o individuare la facoltà universitaria a cui iscriversi, o ancora di più trovare la persona con cui costruire un progetto di vita. In questo mondo globalizzato e frenetico, in cui le possibilità si moltiplicano a dismisura, tanto da generare stordimento e confusione, si moltiplicano anche le insidie.
La Chiesa di Roma desidera non lasciarvi soli in questo momento. Mi piacerebbe darvi una mano per affrontare impegnative responsabilità. Molti di voi proseguiranno gli studi nelle Università. Al riguardo potete contattare le Cappellanie universitarie dove sono a vostra disposizione sacerdoti e amici che vi accompagnano nella verifica della scelta desiderata. Altri cercheranno di inserirsi nel mondo del lavoro: la nostra Chiesa, come già lo scorso anno, vi offrirà occasioni di incontro con il mondo imprenditoriale. È una piccola attenzione per aiutarvi a compiere più consapevolmente le scelte delicate che vi attendono. Potreste non averne bisogno, ma desidero che ognuno di voi sappia di avere qualcuno su cui poter contare.
E soprattutto non dimenticate che, al di là di ogni problema, c’è un Amico sicuro, un Maestro di vita: è Gesù, di Lui potete fidarvi senza riserva. Il suo Vangelo è la migliore mappa per orientarvi nella vita, la bussola che indica la direzione nelle tempeste, il faro che illumina anche le notti più oscure. Così è stato per me, e così spero che possa essere di voi. Se poi Cristo vi chiedesse di seguirlo più da vicino, non abbiate paura: donategli la vita, rispondete alla sua chiamata con un “sì” nobile e bello, che basta a riempire di gioia una vita intera.
Carissime ragazze, carissimi ragazzi, seguiamo l’esempio di papa Francesco: nella semplicità, viviamo il Vangelo e costruiamo con pazienza il bene. Il Signore vi benedica.
Roma, 10 maggio 2014
Agostino Card. Vallini