Una «revisione» in vista dei suoi 20 anni di vita. È quanto annuncia il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti parlando della legge sulla parità scolastica, la 62/2000. Lo fa intervenendo al campus estivo promosso dall’Associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica (Agidae) a Napoli. «C’è la necessità che vada rivista» dice con decisione Bussetti rispondendo agli interventi che hanno sottolineato come la parità sia al momento solo sulle regole da seguire, ma non sui diritti per l’intero sistema scolastico nazionale.
«Tra i punti critici che gli abbiamo evidenziato – spiega padre Francesco Ciccimarra presidente dell’Agidae – vi è quello dei docenti di sostegno per i nostri studenti disabili, che sono sprovvisti di copertura economica. Il ministro ha detto che sarà uno dei primi punti su cui intende mettere mano». Tra le risposte di Bussetti anche una sui ritardi nell’erogazione dei fondi statali per le paritarie. «I ritardi non sono nello stanziamento che dipende da me, ma nell’erogazione che dipende dalle direzioni scolastiche regionali», ha sottolineato il ministro, che da anni è all’interno del sistema burocratico scolastico e ha guidato per alcuni anni il provveditorato di Milano.
Soddisfatto il presidente nazionale dell’Agidae, che parla «di clima collaborativo tra le scuole paritarie e il ministro. Bussetti nel suo intervento ha sottolineato come alcuni passi positivi siano stati fatti, ma anche che servono ulteriori passaggi» per una vera parità scolastica nel sistema nazionale. Nei prossimi mesi dunque questo annuncio potrebbe concretizzarsi in un confronto tra Miur e la scuola paritaria. «Conosco bene il mondo delle scuole paritarie – ha detto ancora il ministro, che ha fatto anche il docente in un istituto superiore paritario – e i suoi problemi. Voi avete grande attenzione per gli aspetti pedagogici e per gli strumenti utili a trasmettere i saperi».
Enrico Lenzi
Avvenire, 26 agosto 2018