UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’educazione finanziaria a scuola rende gli studenti dei «Fuoriclasse»

Borse di studio e un campus formativo per 61 ragazzi del triennio delle superiori
5 Gennaio 2022

Studenti modello non solo in classe ma anche nelle vita reale. Sono 'I Fuoriclasse della scuola': studenti dell’ultimo triennio delle superiori che primeggiano in varie materie, dall’economia al design, dall’astronomia al latino e sono stati premiati con una borsa di studio e la partecipazione ad un campus formativo. Nel 2021, per la quinta edizione, sono stati 61 i ragazzi premiati con borse di studio di importo complessivo di 122mila euro, che si aggiungono ai 294 vincitori delle scorse edizioni con uno stanziamento complessivo di 578mila euro. Il 21 dicembre hanno ricevuto l’attestato di merito a Roma, presso la sede di Confindustria alla presenza del ministro Patrizio Bianchi, di Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria e di Stefano Lucchini, presidente della Fondazione per l’Educazione finanziaria (FEduF).

FEduF lavora da tempo per catalizzare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’importanza di introdurre i concetti base dell’economia già a scuola, visto che i ragazzi italiani sono tra i meno 'ferrati' in questa disciplina come testimoniano i dati Ocse-Pisa. In sinergia con le istituzioni pubbliche ha predisposto una sorta di 'piano Marshall' per la ricostruzione di una cultura economico finanziaria, che a tutti gli effetti contribuisce alla definizione dei concetti di legalità e di democrazia, rappresentando non solo uno strumento di tutela e valorizzazione del patrimonio economico individuale e sociale, ma anche un diritto di cittadinanza richiamato dalla stessa Costituzione.

Alla stregua di quello alla Salute o alla Cultura. Il progetto dei Fuoriclasse è nato nell’ambito del Protocollo di intesa tra la FEduF e il ministero dell’Istruzione, ed è realizzato grazie al sostegno del Museo del Risparmio, dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e di Confindustria. Punta a valorizzare i giovani talenti attraverso il contributo di donazioni da parte di fondazioni, associazioni, società, imprese e singoli cittadini. I destinatari sono gli studenti che partecipano alle competizioni individuali a livello nazionale comprese nel programma perla valorizzazione delle eccellenze: Olimpiadi di Astronomia, Chimica, Filosofia, Fisica, Informatica, Italiano, Lingue e civiltà classiche, Matematica, Scienze naturali, Statistica, i concorsi EconoMia e New Design e la Gara nazionale per gli alunni degli istituti professionali e per gli alunni degli istituti tecnici.

«L’educazione finanziaria è un fil rouge che percorre ambiti differenti che possono e devono essere direttamente collegati tra loro» ha detto Stefano Lucchini. «I giovani che frequentano i nostri istituti si troveranno a essere protagonisti di una società molto diversa da quella di oggi, dovranno affrontare sfide inedite in un mondo in continua evoluzione – ha sottolineato il ministro Bianchi –. Dobbiamo fornire loro competenze e conoscenze trasversali e adeguate ai tempi, educarli all’apprendimento permanente e continuo». «Le imprese, in partnership tra loro e con le istituzioni, aiutano concretamente i più giovani a formarsi e orientarsi verso il futuro» ha sottolineato Brugnoli.

Oltre alla borsa di studio del valore di 1500 gli studenti selezionati sono stati coinvolti nel 'Campus dei Fuoriclasse' un momento di formazione che si è svolto il 9 e il 10 dicembre, al Museo del Risparmio di Torino e alla Liuc di Castellanza. I 61 ragazzi vincitori di quest’edizione hanno incontrato accademici e imprenditori per acquisire quelle competenze trasversali sempre più indispensabili per il mondo del lavoro. La sfida professionale maggiore per i giovani consiste nell’imparare a bilanciare l’high touch (le competenze delle persone) con l’high tech (la tecnologia) due grandezze che viaggiano a velocità differenti: mentre la tecnologia ha un’accelerazione esponenziale, il cambiamento sociale non può sostenere la stessa andatura, andando così a creare una distanza crescente fra l’evoluzione tecnologica e quella culturale.

Cinzia Arena

Avvenire, 2 gennaio 2022