“Nella prossima legislatura ci aspettiamo che la Regione Emilia-Romagna faccia un ulteriore passo avanti, prendendo in considerazione anche i bisogni delle famiglie che frequentano le scuole paritarie in gradi scolastici diversi dall’infanzia”.
Lo scrivono in un comunicato diffuso il 18 gennaio 2020 Giancarlo Frare – Presidente Nazionale AGeSC, Marco Masi – Presidente Nazionale CdO Opere Educative, Marilisa Miotti – Presidente Nazionale CIOFS Scuola, Pietro Mellano – Presidente Nazionale CNOS Scuola, Virginia Kaladich – Presidente Nazionale FIDAE.
“Le scuole paritarie – prosegue il comunicato – sono comunità di persone dedite, con professionalità e passione, all’educazione e alla formazione dei giovani; luoghi di relazioni significative per gli alunni e per le loro famiglie (in un tempo, come quello che stiamo vivendo, caratterizzato dalla paura e dall’individualismo)”. Le associazioni riconoscono che “dopo l’antica avversione (per motivi innanzitutto ideologici) nei confronti della scuola paritaria in Emilia Romagna negli ultimi anni sono cresciute le forme di collaborazione tra Regione, enti locali e scuole dell’infanzia paritarie a gestione privata”. Per questo, auspicano “un passo avanti sulla strada del sostegno alla libertà di scelta della scuola da parte delle famiglie e della collaborazione tra Regione e scuole paritarie”, offrendo la propria disponibilità “al confronto e ad un lavoro comune, per ricercare gli strumenti più idonei per camminare su questa strada”.
Le medesime riflessioni sono rivolte anche alla nuova amministrazione regionale della Calabria, dove si voterà lo stesso 26 gennaio 2020. Il valore principale degli interventi da compiere – scrivono le associazioni firmatarie – “oltre all’aiuto concreto a tante famiglie, sta nel fatto di riconoscere che la libertà di scelta della scuola non è un lusso, ma un diritto fondamentale (diritto allo studio) che va garantito a tutti, anche alle famiglie meno abbienti”.
In allegato i due comunicati.