UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’appello dei liceali melomani: «Dateci il bonus per la musica»

Tre studenti vicentini hanno scritto al governatore veneto Zaia e sui social
10 Gennaio 2022

Una lettera consegnata al governatore del Veneto Luca Zaia e una petizione lanciata sulla piattaforma on-line change.org per chiedere alla politica locale e nazionale un bonus da destinare all’acquisto di strumenti musicali per gli studenti di scuole secondarie, licei musicali e conservatori. L’iniziativa parte dal territorio, dalla provincia. Parte da Vicenza dove Giovanni Zambon, Alberto Carrisi e Lorenzo Forasacco sono studenti del Liceo Musicale Antonio Pigafetta.

Tre ragazzi amanti della musica classica e dell’opera lirica che puntano a mettere in campo attraverso il tam tam dei social e della rete una mobilitazione che arrivi direttamente a Roma, sul tavolo del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e a quello della Cultura Dario Franceschini. Perché «fare musica dev’essere un diritto, non un lusso» dicono i tre studenti che sui banchi di scuola si sono inventati il marchio Operaliricafanpage con una chiave di violino come icona. Un profilo Instagram seguito da 2500 persone lanciato a gennaio del 2020 poi una pagina web dove i ragazzi si cimentano con critiche musicali e interviste ad artisti che passano per la loro regione. E dove ora lanciano la loro richiesta alla politica.

Un bonus che vada a reintegrare un contributo che già esisteva sino all’anno scolastico 20182019, il cosiddetto Bonus Stradivari, non più rifinanziato, però, nella Legge di bilancio 2020, votata dal Parlamento a fine 2019. «Crediamo nel valore educativo della musica: la cultura è un investimento per le generazioni future e la musica è uno dei patrimoni italiani più preziosi, per questo deve essere sostenuta» scrivono nel testo della petizione che punta ad un primo step (quasi raggiunto) di duecento firme. I ragazzi, con la lettera a Zaia e la petizione, chiedono «un bonus che permetta di agevolare l’acquisto di strumenti musicali perché ci sono ragazzi che non possono permettersi di comprare uno strumento musicale, perché troppo costoso».

Il bonus Stradivari, che funzionava con il meccanismo del credito di imposta, prevedeva un contributo massimo pari al 65% del prezzo finale dello strumento e fino al limite di 2.500 euro e di anno in anno la Legge di bilancio e un Decreto attuativo dell’Agenzia delle entrate ne stabilivano entità e modalità di erogazione. Un provvedimento non più rifinanziato a partire dal 2019 che in molti hanno subito chiesto di ripristinare, Confesercenti compresa, perché rappresentava un aiuto alle famiglie, ma anche al settore della costruzione e della vendita degli strumenti musicali. Un bonus, chiedono gli amministratori di Operaliricafanpage, da destinare «agli studenti che frequentano scuole di secondo grado, licei ad indirizzo musicale e conservatori» che andrebbe a sommarsi ai bonus attualmente in vigore per garantire il diritto allo studio.

Uno è quello che prevede la detrazione Irpef della quale possono usufruire le famiglie con un reddito complessivo non superiore a 36mila euro: prevede una riduzione dell’imposta del 19% fino a un massimo di mille euro per l’iscrizione di ragazzi tra i 5 e i 18 anni a conservatori, bande, cori e scuole di musica che abbiano ottenuto il riconoscimento di una pubblica amministrazione o siano iscritte nei registri regionali. A questo, per nuclei familiari con Isee entro i 30mila euro, si aggiunge un contributo di 200 euro previsto per l’educazione musicale destinato ai ragazzi con meno di 16 anni che può essere richiesto una sola volta per famiglia e su pagamenti tracciabili.

Pierachille Dolfini

Avvenire, 21 dicembre 2021