UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’accoglienza? Così diventa arte

Gli studenti, già volontari coi senza dimora, dipingono la Foresteria Caritas a Roma. L’esperienza durante i percorsi di alternanza scuola-lavoro
11 Aprile 2023

La casa di accoglienza “Santa Giacinta” della Caritas di Roma sta cambiando volto grazie ai colori della solidarietà dipinti da due classi, la terza e la quarta D del Liceo artistico romano Via di Ripetta. Per tutto il mese di aprile, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, gli studenti hanno iniziato a realizzare i murales sulle facciate esterne e interne della Foresteria della Cittadella della Carità, a Ponte Casilino, con l’obiettivo di creare un luogo in cui ospitalità e arte contemporanea possano convivere in armonia. Il cuore del progetto parte dall’idea di creare un ambiente confortevole per i tanti volontari che arriveranno da diverse città italiane per prestare servizio in Caritas.

«È il nostro contributo per rendere più bella la casa di chi aiuta – commenta Adriano C., uno dei giovanissimi decoratori – dopo che anche noi abbiamo incontrato i poveri». Alla base del progetto degli studenti c’è infatti una riflessione della scuola sull’attenzione e cura dei luoghi, sull’accoglienza e la promozione umana. La pittura è stata la seconda fase, una rielaborazione artistica dell’esperienza diretta di servizio come volontari alla mensa per i senza dimora.

«Gli studenti e le studentesse – commenta sul sito la Caritas romana – hanno voluto esprimere con la pittura la comprensione profonda di un’arte dell’accogliere non scontata, non giudicante, ma sfidante e coinvolgente. La scuola sta cambiando, si evolve verso un percorso più partecipato, che la spinge sempre di più ad uscire dalle aule per arrivare nelle piazze e nei luoghi pubblici, per intervenire nel dibattito sulla città e lavorare a fianco ad altri enti e istituzioni ». Un incontro che può diventare un modello replicabile sul territorio nazionale.

Paolo Lambruschi

Avvenire, 5 aprile 2023