UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La volontà di continuare a educare

L’esperienza della FISM di Bologna
28 Luglio 2020

Le scuole dell’infanzia associate alla Fism di Bologna sono ripartite con i Centri estivi. «I nostri gestori – ricorda il presidente provinciale Rossano Rossi – hanno deciso di aprire per il bene dei bambini e delle famiglie nonostante l’assenza di garanzie economiche e una situazione politico amministrativa problematica. Accanto ad alcuni Comuni virtuosi, infatti, ce ne sono altri piuttosto sordi al principio di sussidiarietà».

Nella provincia di Bologna le scuole associate che hanno avviato i Centri estivi sono 36; la maggior parte ha aperto il 15 giugno e ha garantito il servizio per tutto il mese di luglio; alcune saranno aperte anche in agosto. I bambini coinvolti sono quasi mille di cui oltre 700 quelli dai tre ai cinque anni. Nonostante alcuni dubbi e perplessità iniziali - legati alle regole previste dal Protocollo della Regione - offrire ai bambini e alle loro famiglie un ritorno all’esperienza educativa in presenza è stata la motivazione di fondo che ha spinto l’Associazione e le scuole ad attivarsi. La rete associativa si è così messa in moto, fornendo supporto, consulenza e formazione; i responsabili delle scuole hanno lavorato con intensità; il personale, docente e non, ha risposto con professionalità e disponibilità.

«Il nostro Centro estivo – spiega il coordinatore della scuola “Don Luciano Sarti” (Castel San Pietro Terme) – è gestito in collaborazione con la parrocchia. È stato proposto ai bambini della scuola dell’infanzia e della primaria: avevano bisogno di uscire dall’isolamento». La referente della scuola “A. Riguzzi” (Longara) racconta: «Abbiamo deciso di aprire il Centro estivo per riprendere la relazione con i nostri bambini e aiutare le famiglie. Puntiamo soprattutto sulle attività da svolgere all’esterno potendo contare su giardini molto grandi». Ancora, la referente della scuola e dei servizi “Al Girotondo” di San Lazzaro evidenzia: «È un Centro estivo diverso dal passato. Lo abbiamo pensato per la scuola dell’infanzia, per la primaria e per una prima fascia delle medie. Ci ha impegnato molto la preparazione dei locali secondo quanto previsto dai Protocolli ma si doveva garantire la tutela dei bambini, delle famiglie e del personale».

La professionalità e la creatività del personale docente delle scuole associate hanno messo in campo molte e variegate attività. Accanto alle esperienze proposte all’interno dei singoli gruppi (laboratori all’aperto, caccia al tesoro, giochi motori…) sono state progettate anche attività che, nel rispetto dei vincoli imposti, hanno favorito un legame tra i diversi gruppi di bambini. Nei servizi della “Cooperativa Educare e Crescere”, ad esempio, inventando e leggendo una breve storia sono state presentate ai bambini la nuova organizzazione e le nuove regole. I diversi gruppi hanno comunicato tra loro attraverso l’invio di lettere, messaggi, disegni che, quotidianamente, sono stati consegnati alla «postina» (una collaboratrice) che si è assicurata della loro corretta e tempestiva consegna.

Il Coordinamento della FISM di Bologna

Avvenire, 28 luglio 2020