«Costruire comunità, generare autonomia». Si sviluppa su queste due coordinate il 35° congresso nazionale della Disal presidi, l’associazione professionale dei dirigenti scolastici della scuola statale e di quella paritaria, che si è aperto ieri pomeriggio a Milano. A fare da cornice ieri alla prima giornata è stata la Biblioteca Ambrosiana, luogo milanese di grande importanza culturale, che i convegnisti - dopo i saluti iniziali del presidente nazionale Ezio Delfino e delle autorità presenti -, guidati da Francesco Braschi della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, hanno potuto visitare.
Oggi il congresso nazionale della Disal entra nel vivo dei suoi lavori con la seconda sessione che si snoderà lungo l’intera giornata, che si svolgerà all’Hotel Concorde di viale Monza. Questa mattina si affronta il tema del «costruire la comunità che apprende: dalla teoria alla pratica».E proprio le esperienze dirette e concrete saranno le protagoniste di questa riflessione rivolta a dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia. Lo stesso schema sarà riproposto sia nella seconda parte della mattina sia nel pomeriggio, quando si parlerà proprio di «autonomia» scolastica. La Disal non dimentica di avere tra i propri associati anche dirigenti di scuole paritarie e per questo ci sarà spazio per una riflessione sull’essere «liberi di fare scuola» con la presentazione di un’indagine su cento anni di scuole autonome in Italia.
Domani, invece, i lavori prevedono un intervento e una tavola rotonda. Il primo sarà affidato a Massimo Recalcati, psicoanalista, fondatore di Jonas onlus, direttore scientifico Scuola specializzazione Irpa e docente universitario a Milano, che cercherà di dare risposta alla domanda: «Cosa significa dirigere una scuola?». Ma sarà la tavola rotonda finale a cercare di dare risposta alla vera domanda: l’autonomia scolastica è un peso o una reale opportunità per l’intero sistema scolastico?. A cercare di dare una risposta saranno due ex ministri dell’Istruzione, Luigi Berlinguer e Francesco Profumo, e la docente di Diritto costituzionale Lorenza Violini. Del resto quello dell’autonomia è un punto fondamentale per i dirigenti scolastici che si trovano caricati di nuovi compiti, ma nello stesso tempo non hanno spazio di manovra per dare consistenza vera ai nuovi compiti ricevuti. «Una direzione autentica e consapevole – sottolineano i dirigenti della Disal – implica la tensione a far crescere la corresponsabilità di tutti i soggetti che costituiscono la comunità educante».
Enrico Lenzi
Avvenire 29 marzo 2019