“Ogni inizio d’anno porta con sé attese e preoccupazioni, speranze e domande, soprattutto in questo tempo, segnato da non poche incertezze nell’immediato futuro, da un clima internazionale abbastanza cupo, con ombre di guerra e con tensioni crescenti tra le nazioni, con tante sfide aperte all’umanità in cammino”.
Sono queste le parole che mons. Corrado Sanguineti ha raccolto nel messaggio destinato a bambini e ragazzi, genitori, docenti e personale delle scuole all’inizio dell’anno scolastico. “La scuola è un luogo decisivo della formazione delle giovani generazioni, e dovrebbe sempre più essere al centro dell’attenzione di tutti e dell’impegno, anche da parte dello Stato e delle istituzioni, per ricevere sostegno e adeguate risorse: è qui, nel campo dell’educazione e della formazione, a ogni livello, dalla scuola dell’infanzia fino all’università, che siamo chiamati a investire, se vogliamo davvero un futuro buono per il nostro paese”.
Il vescovo di Pavia riconosce come nella scuola si manifestino i segni del disagio di non pochi ragazzi, adolescenti e giovani, acuito dalla pandemia, così come capita per insegnanti, operatori del personale scolastico e genitori che talvolta hanno ferite e fragilità che si riflettono nella relazione con figli e alunni. “La scuola dovrebbe sempre più diventare un luogo d’incontro e di forte alleanza tra le generazioni, dove chi insegna, oltre a comunicare un sapere e delle competenze, dovrebbe trasmettere una passione per la vita, uno sguardo positivo e curioso sulla realtà, una fiducia nell’animo umano, e chi apprende, dovrebbe saper ascoltare e scoprire le grandi domande che accendono e fanno vibrare il cuore e la ragione, e imparare il gusto della conoscenza e il valore immenso delle relazioni, dell’amicizia, dell’essere parte di una comunità”.
“Questo è l’augurio che rivolgo a tutti voi: che nel tempo e nei giorni che passerete nelle vostre aule e nei vostri istituti, possiate vivere incontri ed esperienze che allargano lo sguardo e fanno scoprire la bellezza della nostra umanità, di ciò che siamo e di ciò che possiamo essere”.
Mons. Corrado Sanguineti chiude la sua lettera con le parole di un antico scrittore, “I giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere. Fin da quando sono bambini. Buon cammino!”.
Sir, 12 settembre 2022