“La scuola educa alla pace insegnando la convivenza tra diversi”. Un messaggio di speranza quello dato dai vescovi marchigiani, che vogliono augurare un buon anno scolastico agli studenti, alle loro famiglie e a tutto il comparto della scuola.
Anno scolastico, quello 2024/2025, che vuole andare contro il “tempo di guerre e violenze generalizzate” che sentiamo sempre più spesso diventare una “normalità”. Per questo è importante puntare sull’educazione delle nuove generazioni, in quanto il futuro della società. “La scuola – scrivono i vescovi – è il primo luogo dove queste idee possono diventare, con l’impegno di tutti, vera esperienza formativa”.
Un lavoro di rete che non deve avere avversità del “diverso”, ma valorizzarlo in quanto valore aggiunto. “Oggi le nostre scuole marchigiane sono ricche di tante diversità di lingue, culture e tradizioni – si legge nel comunicato – Questa è una grande opportunità per imparare insieme quella convivialità delle differenze, che nasce dal capire che siamo complementari”.
Non solo nozioni, ma soprattutto un’educazione a vivere insieme. “La scuola educa alla pace – aggiungono – perché quotidianamente fa vivere entro una piccola comunità di eguali nei diritti e nei doveri”, andando incontro alle difficoltà e “rifiutando in ogni modo la violenza come metodo di soluzione dei conflitti”.