UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“La scuola deve acquistare una nuova centralità”

Lo chiede il documento interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale: la scuola e l’università aiutino a pensare criticamente
19 Giugno 2020

“Aiutare le famiglie ad essere il luogo educativo privilegiato nel quale si impara il rispetto degli esseri umani e del creato, la solidarietà, la cortesia, il perdono, l’accoglienza della vita, la responsabilità”. E’ una delle raccomandazioni contenute nel documento interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale – presentato oggi – in cui si chiede agli Stati di “promuovere politiche intelligenti per lo sviluppo familiare, in modo da contrastare il cosiddetto inverno demografico, specialmente in Occidente”.

Tra le misure più urgenti da adottare, per i firmatari del documento c’è quella di “sostenere i genitori soli nell’educazione dei bambini, le madri in difficoltà tentate di ricorrere all’aborto, le famiglie che accompagnano un parente anziano o con disabilità”.

“Promuovere spazi di protagonismo per i giovani, accompagnando le iniziative con adeguati riferimenti etici, che consentano loro di collaborare al di là delle diverse appartenenze religiose, ideologiche o politiche per costruire un futuro più sostenibile, inclusivo e rispettoso dei doni del creato”, l’altra indicazione del testo, in cui si forniscono suggerimenti dettagliati per la scuola primaria e secondaria e per il mondo dell’università.

“La scuola, che ha perso il primato di trasmissione della conoscenza, dovrebbe acquisire una nuova centralità”, si legge ad esempio nel documento: “Quella di essere il luogo che aiuta a selezionare, discernere, pensare criticamente”, consentendo agli studenti “non soltanto di crescere nella coscienza etica e nella responsabilità sociale, ma di diventare ancora più competenti grazie all’esperienza realizzata”. Un approccio pedagogico molto efficace per la formazione all’esercizio consapevole del pensiero critico e della cittadinanza attiva è il Service-Learning (Apprendimento-Servizio), che può interessare ogni ordine e grado scolastico.

Tra le altre proposte, quella di “istruire e responsabilizzare i giovani a diventare leader della dignità umana, della misericordia, della riconciliazione, della non-violenza, della pace, dello sviluppo sostenibile”. Una sfida cruciale, infine, è quella che riguarda le istituzioni universitarie, in particolare quelle cattoliche, chiamate ad “individuare limiti e iniquità nell’amministrare le risorse naturali, e ad identificare e proporre nuovi modelli di sviluppo”.

Mons. Zani, “educare alla cittadinanza ecologica”

“Stimolare educatori, docenti, studenti, ricercatori, giovani e adulti a far maturare, attraverso l’educazione alla cittadinanza ecologica, la responsabilità verso la natura e l’ambiente per consegnare alle future generazioni un mondo e una umanità migliore”. Questo, ha evidenziato mons. Angelo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione cattolica, l’obiettivo dei capitoli centrali del documento interdicasteriale “In cammino verso la casa comune”, presentato oggi in Sala stampa vaticana.

Nella pubblicazione sono inserite cinque schede di lavoro con vari suggerimenti didattici e operativi destinati alle scuole di ogni ordine e grado, alle università – sono 1.865 le università cattoliche sparse nel mondo – e al mondo della ricerca, della formazione permanente e dell’educazione informale. “Dal punto di vista sociale – ha fatto notare Zani – oggi non disponiamo ancora della cultura necessaria per affrontare questa crisi, per questo, afferma la Laudato si’, ‘c’è bisogno di leadership che indichino strade, cercando di rispondere alle necessità delle generazioni attuali includendo tutti, senza compromettere le generazioni future'”. Prossimo appuntamento: il Patto educativo globale, lanciato da Papa Francesco, che si sarebbe dovuto celebrare il 14 maggio, quinto anniversario della Laudato si’, e che avrà una tappa telematica il 15 ottobre prossimo, in vista dell’evento vero e proprio che si terrà in una data successiva.

Sir, 18 giugno 2020