La scuola attuale è una scuola d’elite, ma in futuro potrebbe essere davvero per tutti. È il punto di partenza di un’analisi, curata da suor Anna Monia Alfieri, legale rappresentante delle scuole paritarie della Congregazione delle Marcelline, pubblicata sul sito dell’Istituto “Bruno Leoni”.
Nel Focus l’autrice spiega perché “in Lombardia il sistema della scuola paritaria ha retto l'impatto con la pandemia, rispetto a quanto previsto: la Regione vanta un pluralismo educativo composto da scuole statali e paritarie e, a differenza delle altre regioni italiani, ha la Dote scuola, che le consente di concorrere con i Comuni, le scuole paritarie e le famiglie nel far fronte al costo medio degli studenti. La Lombardia è la prima regione in assoluto in Italia a favorire il pluralismo educativo. Nel resto della Penisola lo scenario è peggiore (a titolo esemplificativo Lazio, Campania, Sicilia, Puglia) la famiglia non sceglie, la scuola paritaria si vede costretta a chiedere la retta contribuendo a dividere la società tra chi può e chi non può pagare”.
Per questo – prosegue suor Alfieri – “l’unica soluzione per far ripartire il diritto all'istruzione per tutti, senza discriminazioni, non solo economiche ma, peggio, territoriali, è rivedere le linee di finanziamento del sistema scolastico italiano, introducendo il costo standard di sostenibilità per allievo, pari a 5.500 euro e, come quota capitaria, consentire alle famiglie di scegliere fra la scuola statale e la paritaria”.
Vedi qui l’analisi curata da suor Anna Monia Alfieri:
http://www.brunoleoni.it/la-scuola-del-futuro-una-scuola-per-tutti-la-scuola-di-oggi-una-scuola-d-elite
