UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La scuola avamposto educativo per la prevenzione del Covid-19

Un webinar in collaborazione tra l’Ufficio scolastico regionale del Molise e l’ospedale “Gemelli Molise”
3 Settembre 2020

Caro direttore, le aule sono sicuramente luoghi di vita comune dove potrebbe essere più facile che bambini e ragazzi provenienti da ambienti diversi si ritrovino a contatto, peraltro con caratteristiche relazionali differenti anche in base all’età; pensiamo ad esempio alle dinamiche specifiche dei più piccoli caratterizzate moltissimo anche dal gioco condiviso.

La 'classe', però, non è soltanto spazio di quei contatti che si intendono disciplinare attraverso le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) fatte proprie dal Dicastero guidato da Lucia Azzolina per consentire una ripresa delle attività didattiche in sicurezza, ma anche il luogo per elezione dove i nostri ragazzi possono apprendere efficacemente quelle norme igienico sanitarie fondamentali per prevenire il contagio. Come ha dichiarato Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, infatti, i 'pilastri' imposti da questa malattia sono tre: insieme al distanziamento e all’uso della mascherina, l’igiene assume un ruolo fondamentale.

La scuola si muove lungo questa prospettiva. E in Molise, in particolare, è stato organizzato per il 4 e 8 settembre 2020 dall’Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con l’ospedale 'Gemelli Molise', un webinar in due sessioni dal titolo 'A scuola di buone prassi igieniche'. Un’attività di formazione a distanza rivolta a studenti e studentesse della Regione che godrà dell’autorevole contributo di Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica e consigliere scientifico del ministro della Salute per il Covid-19, oltre che collaboratore del giornale da lei diretto, e di Roberto Cauda, illustre infettivologo dell’Università Cattolica. Uno spazio particolare sarà poi riservato agli aspetti psicologici legati all’impatto della pandemia sui più piccoli attraverso la voce di Daniela Chieffo, neuropsicologa e psicoterapeuta del Policlinico Gemelli.

Abbiamo assistito tutti nelle ultime settimane al ripetersi di comportamenti preoccupanti per l’aumento dei contagi proprio tra i più giovani e al conseguente e comprensibile allarme sociale. Tornare a scuola, in un luogo istituzionalmente finalizzato alla formazione, rappresenta in questa ottica una opportunità importante per educare i nostri giovani, a partire dai piccolissimi. Attraverso di loro è inoltre possibile informare sempre meglio e in modo più diretto anche le famiglie. Il rientro a scuola va letto quindi anche nella sua dimensione formativa essenziale: un contesto basilare ove apprendere con peculiare efficacia le regole fondamentali della convivenza civile. Un vivere sociale nella cui sfera, oggi, contestualmente anche alla reintroduzione dell’Educazione civica quale disciplina trasversale, è imprescindibile conoscere e rispettare le norme igienico-sanitarie essenziali per prevenire e contenere l’ulteriore diffusione del virus.

Anna Paola Sabatini

Direttrice Ufficio scolastico regionale per il Molise e docente di Educazione degli adulti, Lumsa Roma

Avvenire, 3 settembre 2020