“Ormai è chiaro - e la cronaca continua a ricordarlo - che la questione educativa non è passeggera”. LO ha ricordato domenica 23 maggio 2021 monsignor Stefano Russo, segretario generale della CEI, in un’intervista ai media ecclesiali.
“L’educazione coinvolge le famiglie e tutta la società – ha proseguito – E su questo punto non ci possono essere ambiguità. Siamo tutti chiamati in causa. E lo siamo in misura maggiore ora: la crisi pandemica ha generato una serie di gravi conseguenze negli adolescenti e nei giovani. La loro età è fortemente bisognosa di relazioni: esse non sono solo desiderio d’incontro, ma sono anche luogo di messa alla prova per imparare ad abitare la vita e il mondo, per capire qualcosa di se stessi e degli altri, per scoprire, attraverso i legami, le questioni di senso più importanti”.
Nelle parole di mons. Russo, un pensiero particolare va agli adolescenti, che vivono il delicato passaggio dall’infanzia alla giovinezza: essi “hanno sofferto molto la didattica a distanza: si sono scavate solitudini fino a riconoscere, tardi, un malessere che li sta costringendo a una situazione nuova tanto per loro, quanto per i loro genitori e tutte le figure educative. L’esperienza dell’ultimo anno ci ri-consegna, in qualche modo, l’impegno educativo”.
Leggi qui l’intervista integrale: https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/intervista-a-monsignor-stefano-russo-chiesa-in-ascolto-voce-alle-comunita