UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

«La nostra mission, fra diritti dei bambini e sostenibilità»

Fism, le linee programmatiche dopo il congresso. Il presidente Luca Iemmi: «L’importanza dell’identità culturale»
16 Ottobre 2024

Dal 19 al 22 giugno scorso si è tenuto a Roma il XIII° Congresso della Fism. Oltre ad eleggere le cariche istituzionali della federazione, l’assemblea aveva il compito di determinare le linee di navigazione per i prossimi quattro anni di questa realtà cui fanno riferimento migliaia di presìdi educativi – nidi, sezioni primavera, scuole dell’infanzia – frequentati da circa mezzo milione di bambini.

Mercoledì mattina 19 giugno gli oltre 250 congressisti hanno partecipato all’udienza di papa Francesco in piazza San Pietro: un’occasione anche per riflettere – nell’abbraccio del colonnato – sul senso dell’impegno di quanti si dedicano alla cura nel mondo zero-sei anni, ben palesato dal motto della Fism “Prima i bambini”.

Organizzato a ridosso dei festeggiamenti per il 50° di Fondazione della Fism – che hanno visto il culmine sempre nella capitale durante l’evento “Prendiamo il largo”, con la presenza di circa 1400 delegati e autorevoli relatori – il XIII° Congresso si è via via configurato come una nuova ripartenza dentro un viaggio partito da lontano: un percorso condiviso fra diritti dell’infanzia e sostenibilità.

Il primo giorno del Congresso è stato dedicato all’approvazione delle modifiche statutarie da parte dell’Assemblea congressuale al fine di acquisire la qualifica di Ets e in conseguenza dell’iscrizione al Runts. E in questo contesto è stato l’avvocato Gabriele Sepio, esperto di Terzo settore, a spiegare ai congressisti l’importanza di questa svolta e – in tempi brevi – dell’auspicata costituzione di una rete associativa nazionale. A seguire è stato presentato un nuovo accordo tra Fism e Pontificia università salesiana – presente il direttore della comunicazione Francesco Langella – che prevede una stretta collaborazione per aumentare l’offerta di insegnanti nel segmento 0-3 anni e in prospettiva 3-6. Inoltre, con le risorse di Fism e dell’Ateneo Pontificio, è stato presentato un bando per l’attivazione di nuovi corsi di laurea di I° e II° livello in diritto e management del Terzo settore ed economia sociale. Tutti nuovi strumenti a vantaggio delle scuole federate.

Il 20 è intervenuto ai lavori l’arcivescovo Giovanni Cesare Pagazzi, segretario della Sezione educazione del Dicastero per la cultura e l’educazione, che ha recato un apprezzato contributo, cui è seguito l’avvicendamento del consulente ecclesiastico, ora don Gianmario Della Giovanna, subentrato a don Gesualdo Purziani. In tarda mattinata anche le relazioni delle diverse aree dell’Ufficio di Presidenza e nel pomeriggio i tavoli tematici.

Rilevante il 21 la partecipazione del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei che, dopo avere celebrato la Messa per gli oltre 250 delegati, ha portato un suo saluto all’assemblea congressuale insistendo sulla necessità di continuare la “seminagione di opere buone” e ringraziando la Fismper la capacità di “adattamento ai tempi nuovi accanto alla Chiesa”. Restando sui temi all’attenzione del Congresso, dopo una prima riunione plenaria che ha squadernato proposte operative per l’agenda della federazione, l’assemblea si è divisa in gruppi guidati da relatori e coordinatori elaborando le linee programmatiche e strategiche ancorate a quattro punti – quello pedagogico; della parità; quello politico e gestionale; quello pertinente l’assetto organizzativo territoriale – poi sottoposte al confronto in una nuova plenaria.

Come in ogni Congresso, c’è stato spazio per l’approfondimento dei temi, ma anche per le relazioni dei candidati alla presidenza nazionale. Le elezioni che hanno indicato come nuovo presidente nazionale chi scrive (ndr già presidente Fism Emilia Romagna, già componente della precedente presidenza nazionale, commercialista) hanno altresì espresso – sempre per il prossimo quadriennio – i componenti del nuovo consiglio nazionale (con diversi giovani), dell’ufficio di presidenza (si veda in questa pagina la composizione), del collegio dei revisori legali.

Qui a seguire solo alcuni punti degli obiettivi del prossimo mandato cui verrà riservata la massima attenzione: identità culturale e pedagogica delle scuole federate, rapporto scuola-famiglia, educazione alla multiculturalità e convivenza umana, accoglienza degli alunni portatori di problematicità psico-fisiche, potenziamento della rete di coordinamento pedagogico nazionale, possibili soluzioni, rinnovo dei contratti di lavoro con riguardo al welfare aziendale, sviluppo della formazione finanziata specie con Fonder, costituzione della rete associativa Fism nazionale per il Terzo Settore… Molteplici obiettivi e tante sfide rese più dure in un tempo nel quale l’inverno demografico costringe alla chiusura scuole che talora sono gli unici presidi, specie nelle cosiddette “aree interne”, il reclutamento del personale con adeguati titoli di studio è difficile, e l’applicazione integrale della Legge di parità resta ancora da raggiungere. Sfide che già ci trovano al lavoro con fiducia e speranza, consapevoli della nostra mission e del servizio educativo che ne costituisce la cifra, ma anche pronti – come ha detto papa Francesco – «a imparare dai bambini e dalle bambine».

Luca Iemmi, Presidente nazionale Fism

Avvenire, 15 ottobre 2024