UFFICIO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE, LA SCUOLA E L'UNIVERSITÀ
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Diocesi di Asti mette in palio sei borse di studio

Si rinnova la proposta condivisa con l’Università e intitolata a don Vittorio Croce, uomo di fede, maestro di vita ed appassionato comunicatore
30 Gennaio 2023

Il Progetto Culturale della Diocesi di Asti, in collaborazione con il consorzio Asti Studi Superiori, promuove un bando per l’assegnazione di sei borse per lo svolgimento di tesi, con lo scopo di incentivare gli studenti universitari a trattare, nelle loro tesi di laurea triennale, laurea magistrale, dottorato e master universitario post laurea, tematiche inerenti l’economia, la cultura, la società, la ricerca, la scienza e le tecnologie, da porre in stretta relazione ai territori e alle comunità della Provincia e/o Diocesi di Asti, anche in considerazione di quanto riconosciuto dall’Unesco come “Patrimonio dell’Umanità”, suggerito dal “Piano nazionale di ripresa e resilienza” e dal “Piano strategico per lo sviluppo territoriale della provincia di Asti”.

Le borse di studio, cinque da 500€ ciascuna, hanno la particolarità di essere elargite, non alla fine del ciclo di studi universitari, bensì al momento della scelta della tesi da discutere, proprio per favorire concretamente il percorso di ricerca volto alla redazione, quale contributo alle spese sostenute.

Limitatamente a questa edizione del bando, la Gazzetta d’Asti offre una borsa di studio di 1.500€ per ricordare don Vittorio Croce (Camerano Casasco, 23 maggio 1941 – Asti, 27 aprile 2020) a cui è intitolato il bando. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1965, è stato viceparroco a Mombercelli e Agliano, parroco di Settime e vicario generale del vescovo monsignor Francesco Ravinale.

Laureato in teologia dogmatica con la tesi “Tradizione e ricerca. Il metodo teologico di San Massimo il Confessore” (1973), ha insegnato Teologia sistematica e scritto articoli e libri di teologia. Si è impegnato nella divulgazione della vita del cardinal Guglielmo Massaja e per la causa della sua beatificazione. È ricordato anche al di fuori dell’ambiente ecclesiastico come uomo illuminato, giornalista e direttore per quarantadue anni della “Gazzetta d’Asti”.

Bando 2023 Progetto Culturale Uni-Astiss

Scheda di partecipazione al bando